Pnrr, Meloni promette: Lo completeremo
Il target Pnrr è “la crescita economica strutturale dell’Italia”, facendo valere “il primo posto in Europa per obiettivi raggiunti ed avanzamento finanziario”. Il nostro Paese ha le carte in regola per il prossimo passo, la richiesta alla Commissione europea per la sesta rata del Piano, pari a 8,5 miliardi. La presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il governo, all’esito della Cabina di regia, fanno sapere che “si aggiungeranno alle risorse della quinta rata, attualmente in fase di verifica e rendicontazione finale”. Verificato lo stato di attuazione degli obiettivi previsti nella sesta rata, alcuni raggiunti anche nell’ambito dell’ultimo decreto convertito in legge. Tra questi, ci sono investimenti significativamente strategici, come quelli per il potenziamento del trasporto del gas sulla Linea Adriatica, la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale cui il governo ha deciso di riservare particolare attenzione, nevralgiche e di piena attualità per la fruizione dei servizi da parte dei cittadini, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, il via delle opere infrastrutturali attese nell’ambito del riordino della Zes del Mezzogiorno. E altro, dal rinnovo della flotta dei vigili del fuoco alla digitalizzazione dei parchi nazionali, dal potenziamento delle infrastrutture per lo sport nelle scuole alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, dall’input degli impianti per l’agrisolare alla bonifica di discariche abusive che può permetterci di affrancarci dal capestro delle procedure di infrazione Ue. Senza dimenticare di potenziare finalmente i collegamenti ferroviari al Sud, di assumere personale nel sistema Giustizia, far diventare più digitale il polo del turismo e il prezioso contributo della Guardia di Finanza nell’ambito delle spinte di legalità e trasparenza del Piano.
“Centriamo un doppio primato – dice soddisfatta la premier, allontanando i bui presagi avanzati contro il governo nelle scorse settimane (“C’è chi aveva scommesso che con questo Governo il Pnrr sarebbe fallito, e che avremmo perso i soldi dell’Europa”) -: la prima Nazione in Europa a richiedere il pagamento della sesta rata, dopo essere stati i primi a richiedere la quinta”. “Attestiamo – afferma – il conseguimento di 37 obiettivi e traguardi”. E rimarca, sul fronte di un commento politico e strategico, il significato di infrastrutture indispensabili, in un ragionamento che coniuga la proiezione internazionale alle priorità per il Sud e per rafforzare la macchina del Paese sui temi che fanno la differenza per cittadini oltre che per una visione di uno Stato più moderno ed efficiente. Per esempio, “la Linea Adriatica, il nuovo gasdotto sulla direttrice Nord-Sud, indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla Nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto”. Fondamentale, “anche nel quadro di quella che tutti sanno essere una priorità del Governo: rendere l’Italia l’hub di approvvigionamento energetico dell’intero Continente, sfruttando la nostra straordinaria posizione geografica di piattaforma nel Mediterraneo”.
Giorgia Meloni ricorda “la Zes Unica del Sud, un’altra grande riforma approvata da questo Governo, il progetto di digitalizzazione della Guardia di Finanza, la formazione delle competenze dei professionisti del sistema sanitario nazionale e i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0”. Per concludere, ribadendo la centralità della messa a terra del Pnrr per l’esecutivo (“Lo completeremo, usando al meglio le risorse Ue“, ci tiene a sottolineare), rammenta “la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti delle energie rinnovabili, la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della Pa e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore dei decreti legislativi del Patto per la Terza Età”.
“Interventi e misure concrete, per rendere l’Italia più vicina ai bisogni delle persone e delle famiglie – chiosa la premier -, più attenta alle imprese e a chi vuole investire e lavorare”.
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