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Pirlo in panca non incanta: esonerato dalla Sampdoria

di Giovanni Vasso -

ANDREA PIRLO


Andrea Pirlo non è più l’allenatore della Sampdoria. Il tecnico bresciano paga la clamorosa sconfitta patita in casa della Salernitana, dopo che la sua squadra, recuperando lo svantaggio iniziale, aveva finito per subire la rimonta dei granata. Al termine della girandola di gol (3-2 per i campani), la Samp ha dovuto lasciare l’intera posta in palio ritrovandosi ultima in classifica a pari (de)merito col Bari, squadra di secondo letto di Aurelio de Laurentiis. Nulla di irreparabile dopo appena tre giornate di campionato. Ma la società ha deciso di cambiare musica. E per farlo ha detto ciao-ciao all’ex allenatore della Juventus. Al suo posto sarebbe già pronto Andrea Sottil, già mister all’Udinese e passato (guarda un po’ i casi del calcio) proprio per Salerno. Un’apparenza fugacissima, un incarico durato pochi giorni prima di rassegnare le dimissioni. Tuttavia rimane calda, sulla sponda blucerchiata di Genova, la pista Giampaolo che, in casa Samp, ha lasciato ricordi dolci e di sicuro migliori rispetto a quelli che, del “maestro” hanno i tifosi del Milan. Con l’addio alla Sampdoria, per Pirlo e per la generazione dei campioni del mondo si apre l’ennesimo fronte futuro. S’è favoleggiato tanto del fatto che i calciatori della Nazionale capace di vincere il mondiale del 2006 non si siano rivelati, in panchina, all’altezza del grandissimo talento che hanno mostrato da calciatori. Certo, c’è Daniele De Rossi alla Roma. Più una soluzione comoda e identitaria che mette sul tavolo valutazioni che esulano dalle fredde statistiche. C’è stato il declino di Gennaro Gattuso, giunto fino al Napoli dove l’avventura non è andata nel migliore dei mondi. Per Pirlo, che avrebbe dovuto rappresentare il futuro tecnico della Juventus, un’altra delusione. Dalla quale, però, si saprà rialzare.


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