Pino Aprile: “Noi terroni voliamo alti, ora il Nord non pensi di toglierci i nostri soldi”
PINO APRILE SCRITTORE
di EDOARDO SIRIGNANO
“Lo studio della Cgia di Mestre serve a dire che il Sud non ha bisogno di aiuti. Come fa a crescere 4 volte più di Germania e Francia messe insieme, tra l’altro in un mese, chi non ha ferrovie, autostrade e centri di ricerca”. A dirlo Pino Aprile, giornalista e scrittore.
Perché non si fida dell’ultimo studio sulla ripresa?
Nel giro di un mese, abbiamo visto prima glorificare l’Italia, che secondo alcuni cresceva più del resto d’Europa e poi subito invece si è parlato di discesa. Ora si riparla di ripresa, pure se in modo parziale. Ecco perché vorrei aspettare un po’ di tempo prima di emettere verdetti definitivi. Vorrei capire se si tratta di oscillazioni nel breve periodo o di fenomeni strutturali. Attendiamo che quanto sostenuto dalla Cgia, venga detto anche un altro ente.
Quali sono i rischi nel diffondere un’informazione affrettata?
Sono due. Il primo è che un fenomeno momentaneo venga letto e commentato come se fosse strutturale. Il secondo è che venga fatto passare per verità indiscussa un dato, che almeno per quanto mi riguarda, considero di debole attendibilità. Non dimentichiamo che stiamo parlando degli stessi signori che ci hanno raccontato che il Comune più povero d’Italia era ai confini con la Svizzera, non tenendo però conto che i suoi abitanti di giorno passavano la frontiera, guadagnando cifre che non avevano nulla a che vedere con le nostre. Si faceva, intanto, passare per vero qualcosa che non lo era.
Il Sud davvero si sta riprendendo o meglio ancora si sta rimboccando le maniche?
Si è sempre rimboccato le maniche. Le p…e che raccontano servono solo a codificare, cristallizzare un pregiudizio di un Sud fannullone e mantenuto. Ciò è una cretinata. Il Mezzogiorno, proprio per le condizioni in cui è stato messo, con una scelta politica di emarginazione e sottrazione, che dura da oltre un secolo e mezzo, ha disperato bisogno di aiuto. Detto ciò, il Sud si è sempre inventato il lavoro e quando non ha potuto farlo in loco, è stato in grado di farlo ovunque nel mondo. Il resto sono luride sparate razziste.
Come fa a dirlo?
Siamo l’unico Paese del mondo sviluppato che ha al governo delle persone con condanne per razzismo.
A chi si riferisce?
Salvini ha patteggiato una condanna per razzismo contro i meridionali. In quale nazione al mondo starebbe al governo? La Costituzione, poi, è nelle mani, perché ne faccia scempio, di un tale Calderoli, promotore di una legge elettorale da lui stesso definita una porcata.
Siccome le sa fare, gliene facciamo fare un’altra sull’autonomia differenziata? Stiamo parlando di chi è stato condannato per razzismo in primo e secondo grado. La Cassazione, per un vizio di forma, ha disposto che si rifacesse il processo. A questa gente facciamo mettere mano alla legge dello Stato? A volte, penso che siamo in un Paese di pazzi da ricovero.
In questo clima di pazzi, c’è davvero, però, un Sud, che in controtendenza agli slogan, come dimostrano i dati sul turismo, traina la ripresa?
Sono tutte cose che do per scontate. I pericoli, le ripeto, sono due. Come fa la Cgia di Mestre a dire che a Sud va tutto bene. Forse sotto sotto ci vuole dire non rompeteci le p…e, che questa parte dello stivale non ha bisogno di aiuti. Altro rischio, poi, è far passare il messaggio che perché si cresce ci sia stata una svolta. Non è così. Come fa a cambiare tutto in una parte del Paese, che oggi come due mesi fa, non ha le ferrovie, che al Nord invece vengono realizzate con i soldi dei meridionali? Stesso discorso vale per autostrade e centri di ricerca strapagati. I porti, poi, ci sono, ma non vengono fatti lavorare perché tocca solo a Trieste. Chi sta sprofondando nel Sud del Mediterraneo come fa a essere il motore dell’Italia? I cambiamenti strutturali non possono avvenire in un mese.
Perché?
Andiamoci piano. Se non cambiano le circostanze, i dati strutturali della produzione, della crescita, si tratta di guizzi e non di altro, di oscillazioni stagionali.
Cosa potremo scoprire a settembre?
Che il Sud non è quello descritto dalla Cgia. Non facciamoci ingannare. Ciò ovviamente non significa che non c’è voglia di riscatto, anzi c’è qualcuno che vuole che pensiamo il contrario. Stiamo parlando di un ente che esiste non per l’Italia, ma per un gruppo ben definito. Mi aspetto che Svimez diffonda gli stessi dati. Solo allora crederò a quanto diffuso da Mestre.
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