Cultura & Spettacolo

Piattoricco: Una domenica tra “Hosteria del Mercato” e “Ciampini”

In un’assolata mattinata primaverile, se vuoi camminare molto e goderti la grande bellezza di Roma devi trovare innanzitutto un luogo dove mangiare bene e salutare. Ecco perché, consigliato dalla mia dolce metà Arianna, dopo aver provato i piaceri di “Ginger”, decido di fare un salto da “Hosteria del Mercato”.

di Edoardo Sirignano -


In un’assolata mattinata primaverile, se vuoi camminare molto e goderti la grande bellezza di Roma devi trovare innanzitutto un luogo dove mangiare bene e salutare. Ecco perché, consigliato dalla mia dolce metà Arianna, dopo aver provato i piaceri di “Ginger”, decido di fare un salto da “Hosteria del Mercato”.

Stiamo parlando di un giardino rinascimentale, situato a pochi passi da Piazza di Spagna, in cui è possibile gustare in tavola o portare a casa prodotti naturali al cento per cento, organici e sostenibili. Decidiamo di puntare sul menù ai funghi porcini, consigliatoci dallo chef. Le fettuccine di mais sono una vera specialità. L’unica pecca è soltanto il servizio. I camerieri, praticamente dopo dieci minuti, ti esortano ad andare via, mentre qualche amico della proprietà, da ore, ozieggia. Diversi sono gli aspetti da migliorare in tal senso. Non può essere, ad esempio, servito un caffè a una ragazza, senza portarle un biscottino. Non siamo al bar di paese. Per tale ragione, decidiamo di concludere il nostro brunch altrove.

La scelta, considerando le temperature miti, ricade su un must indiscusso. Stiamo parlando dell’intramontabile gelato di “Ciampini”, quello di Piazza di San Lorenzo in Lucina. Le attese, a sorpresa, non sono infinite e nessuno ti invoglia a lasciare il salotto a cielo aperto dopo l’ultimo cucchiaio di crema e stracciatella, i miei gusti preferiti quando mi fermo ad ammirare gli angoli della città eterna.


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