Economia

Ecco il piano strutturale di bilancio, Giorgetti: “Non rinunciamo a investire”

di Cristiana Flaminio -

The Italian Minister of Economy and Finance, Giancarlo Giorgetti during the closing press conference of G7 in Stresa (Vb), Northern Italy, 25 May 2024. The G7 of Finance Ministers and Central Bank Governors runs from 23 to 25 May. ANSA/JESSICA PASQUALON


“Dal 2027 inizierà un percorso in discesa”, ecco tutti i numeri del piano strutturale di bilancio che verrà presentato alle Camere e sarà propedeutico per la manovra che verrà. Le cifre sono state presentate in consiglio dei ministri dal titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti. Le cifre riferiscono che, dopo la revisione Istat, il rapporto debito-Pil a tutto il 2023 si attesta al 134,8% e, a meno delle compensazioni relative ai bonus edilizi si sarebbe attestato al 133,6%. Numeri positivi rispetto al parametro del 137,3% inizialmente stimato dall’Istat. Dal Mef fanno inoltre sapere che i tassi di crescita della spesa primaria netta si attesteranno all’1,3% nel 2025, all’1,6% nel 2026, all’1’9% nel 2027. Il rapporto tra il debito e il Pil, invece, si attesterà al 134,8% nel 2023, quindi subirà un’impennata (a causa del Superbonus, sottolineano dal Ministero) per poi andare a calare nel 2027.

 “Come già rilevato nel Def dello scorso aprile – prosegue il Ministero in una nota – l’andamento del rapporto tra debito e Pil nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020”. La strada è segnata: “Solo dal 2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto percentuale di PIL successivamente all’uscita dalla procedura per deficit eccessivi”.

Il ministro Giorgetti ha illustrato così il piano strutturale di bilancio al consiglio di oggi: “Il piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione) che avrà, nei prossimi sette anni (orizzonte temporale di riferimento), un tasso di crescita medio vicino all’1,5 per cento, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione”. E ancora: “Il Psb contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcune in continuità con il Pnrr. Ciò conferma la determinazione del governo a lavorare per il miglioramento della competitività dell’economia italiana, promuovendo una crescita sostenibile e il contrasto al declino demografico. Al contempo si conferma il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della legge delega di riforma del fisco, compresa l’intensificazione dello sforzo di recupero del gettito fiscale”.


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