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Per l’Antitrust Fs ostacola sull’AV il nuovo operatore SNCF Voyages: “Strategia abusiva”

di Angelo Vitale -

Un treno SNCF (dal sito web dell'operatore francese)


Le Ferrovie dello Stato stanno ostacolando sull’Alta velocità il nuovo operatore francese SNCF Voyages: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della spa Rete Ferroviaria Italiana e della controllante spa Ferrovie dello Stato Italiane del Gruppo Fs per accertare compiutamente un presunto abuso di posizione dominante.

Secondo l’Authority risulterebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale e, di conseguenza, l’ingresso nel mercato del trasporto passeggeri Alta Velocità da parte del nuovo operatore entrante SNCF Voyages Italia, già presente in 9 Paesi europei oltre la Francia e già operante sulla rotta internazionale Milano-Torino-Parigi, che punta sotto la guida del dg Caroline Chabrol a una quota del 15 per cento del mercato italiano dopo aver stipulato con Rfi un accordo quadro di 15 anni.

La strategia escludente ipotizzata dall’Antitrust nel provvedimento di avvio (definita espressamente come una “strategia abusiva” e “escludente”) sarebbe stata attuata tramite varie condotte da parte di Rfi sull’assegnazione della capacità di infrastruttura.

I funzionari Agcm, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno già svolto accertamenti ispettivi presso le sedi di Rfi, di Ferrovie dello Stato Italiane e anche presso le sedi di Trenitalia e Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori, ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria.

Presupposto dell’istruttoria, il fatto che l’operatore francese abbia lamentato un atteggiamento ostruzionistico e dilatorio da parte di Rfi fin dal luglio 2023 quando immaginava di poter programmare 13 corse giornaliere sulle tratte AV Torino-Napoli e Torino-Venezia, utilizzando pretesti e invece adottando “criteri di priorità” a favore degli operatori storici del mercato dell’Alta velocità.

Da Rfi, la reazione all’avvio dell’istruttoria è stata quella di far sapere che “le società del Gruppo hanno pienamente collaborato con l’Agcm per la buona riuscita delle operazioni ispettive e avranno modo di rappresentare la correttezza delle proprie condotte nel corso del procedimento, già in occasione dell’audizione prevista dall’avvio dell’istruttoria che avverrà nei prossimi 60 giorni”.


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