Ambiente

Per la tavola di Natale gli italiani spenderanno 10 mld

di Cristiana Flaminio -

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Per imbandire la tavola delle feste di Natale gli italiani spenderanno dieci miliardi di euro. Coldiretti, anche quest’anno, fa i conti in tasca alle famiglie. Secondo l’organizzazione dei produttori, che ha commissionato un’indagine ad Ixé, in ogni casa si spenderanno, in media, almeno 115 euro per cenoni e pranzi coi parenti. Si tratta di un budget che, rispetto all’anno scorso, è salito almeno del 10 per cento. Quasi un italiano su tre (31%) spenderà tra i cinquanta e i cento euro, il 29 per cento delle famiglie, invece, è pronta a mettere in tavola fino a duecento euro. Il 10% degli italiani, infine, farà le cose alla grandissima spendendo fino a 300 euro. I più generosi saranno gli abitanti delle Isole, Sicilia e Sardegna, con una media di spesa che sale a 148 euro a famiglia. Al Sud continentale, invece, se ne spenderanno 127. Più si risale lo Stivale e più si stringono i cordoni della borsa. Al centro, infatti, la media di spesa sarà di 105 euro mentre il Nord Est sarà più parco con una media di 99 euro a famiglia.

A tavola si sarà in molti: si va dai dieci invitati nelle case siciliane e sarde fino ai sette del Nord Ovest. Chiaramente sarà rispettata la tradizione del Natale in famiglia: l’88% degli italiani sceglie parenti e amici per passare le festività. Più di uno su due resterà a casa propria (54%) mentre il 34% è invitato in famiglia. Solo il 6 per cento ha scelto di passare le feste al ristorante. L’inchiesta Coldiretti-Ixè conferma che la tradizione sarà rispettata anche nella scelta dei menu. Piatti tipici, pietanze tradizionali, leccornie regionali. Vince il pesce alla Vigilia ma a Natale si cambia registro: zuppe, bolliti, arrosti, fritti e carne. Dall’agnello fino al tacchino. E, perché no, si sceglierà di condividere a tavola i regali gastronomici che ci si scambierà per onorare la tradizione dei doni sotto l’albero. Il gran derby dei dolci natalizi, quest’anno, sorriderà al panettone che è stato scelto dal 78% delle famiglie. Il pandoro, invece, è stato preferito solo dal 73% degli italiani. Ma la vera notizia è che questo bipolarismo natalizio rischia di essere capovolto dall’irruzione, sulla scena gastronomica, dei dolci e delle specialità regionali. Spesso e volentieri fatte in casa. Difatti, nel 41% delle case italiane si prepareranno i dolci delle grandi occasioni. Dalla gubana friulana ai calzoncelli lucani, fino ai rococò campani e al Panun de Natal lombardo, dai buccellati di Enna al Flantze della Valle D’Aosta col Flantze, al Crumbot piemontese, alla pinza veneta, lo zelten trentino, il panforte toscano, il pan pepato umbro. Una cascata di dolci sulla tavola di Natale per allietare le feste da vivere in famiglia.

Gli agricoltori adesso chiedono agli italiani di sostenere il Made in Italy e le produzioni locali. Anche, o forse soprattutto, a Natale e Capodanno. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha rivolto un appello alla platea dei consumatori e delle famiglie: “In questi giorni di festa chiediamo agli italiani di sostenere il consumo di prodotti alimentari Made in Italy per aiutare l’economia, il lavoro ed il territorio nazionale in un momento di difficoltà”. E quindi ha spiegato: “Per aiutare le famiglie in difficoltà a trascorrere un Natale più sereno – continua Prandini – abbiamo inoltre attivato in tutti i mercati contadini di Campagna Amica la Spesa sospesa dove i cittadini possono donare prodotti alimentari ai più bisognosi che potranno portare sulla tavola delle feste generi alimentari Made in Italy, di qualità e a km zero. Un’esperienza grazie alla quale abbiamo raccolto sino ad oggi oltre 10 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani”.


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