Per la seconda volta Ottavia Piana bloccata nella grotta Bueno Fonteno: un recupero complesso
Dopo quasi un anno e mezzo, per la seconda volta la speleologa Ottavia Piana è intrappolata nella grotta Bueno Fonteno, nel Bergamasco. I tecnici del Soccorso Speleologico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico stanno intervenendo da questa notte sul posto, nel territorio della provincia di Bergamo, per recuperare la donna infortunatasi a circa 4 ore dall’ingresso della grotta, in una zona che non era mai stata perlustrata. L’allarme è stato lanciato intorno alle 22.30, sul posto sono presenti squadre del Cnsas provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto.
La zona in cui si trova la speleologa rimasta intrappolata nella grotta Bueno Fonteno, nel Bergamasco, è un punto che fino a poche ore fa risultava inesplorato. La grotta in questione è infatti ancora in fase di scoperta, la donna la stava perlustrando con altri membri dell’associazione di cui fa parte, con lo scopo di procedere ad una mappatura del fitto reticolo di cunicoli finora inesplorati.
I tecnici stanno procedendo per definire una linea fissa di comunicazione tra l’esterno e l’interno e al momento non si hanno ancora aggiornamenti dall’interno grotta sulle condizioni della speleologa che, nella caduta, avrebbe riportato ferite.
Nel luglio 2023 sempre lì era rimasta già bloccata. Ottavia Piana, originaria del Bresciano, 33 anni, fu messa in salvo dal Soccorso Alpino dopo quasi due giorni. L’incidente era avvenuto di domenica e dopo oltre 40 ore di permanenza nella grotta, grazie al lavoro di più di 70 soccorritori del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, la speleologa era stata portata in salvo nel primo pomeriggio di martedì 4 luglio, dopo essere rimasta bloccata per un infortunio alla gamba, a 150 metri di profondità.
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