Payback sanitario: proroga al 30 ottobre “Lavorare per una soluzione condivisa”
di CLAUDIA MARI
All’interno del Dl Caldo, discusso in consiglio dei ministri di mercoledì sera, è stata approvata la misura che prevede l’ulteriore proroga per il payback sanitario riguardante i dispositivi medici. Uno slittamento che dal 31 luglio 2023 si allunga al 30 ottobre 2023, la nuova data indicata come termine per il versamento degli importi (che in totale si attesta a circa 1 miliardo) dovuti a titolo di pay-back dalle imprese fornitrici di dispositivi medici al Servizio Sanitario Nazionale.
“Trattandosi di proroga infrannuale del termine di versamento degli importi dovuti a titolo di pay-back dalle imprese fornitrici di dispositivi medici al SSN, la disposizione non è suscettibile di determinare nuovi maggiori oneri per la finanza pubblica”, si legge nella relazione tecnica della misura attuata dal governo. Un provvedimento che fa respirare (per ora) 4.449 imprese che occupano il comparto con 11.837 dipendenti. Eppure, la misura non basta: le aziende del settore chiedono da mesi che il payback venga cancellato: intanto il governo prende tempo, in vista di una possibile “soluzione condivisa” chiesta, tra gli altri, da Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici. Secondo Boggetti la proroga è un segnale che “ il Governo ha capito che il payback porterebbe gravi ripercussioni a tutto il sistema salute”.
E chiede: “Adesso dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni di governance del settore che superino questa norma ingiusta, perché questo clima di perdurante incertezza sta logorando le imprese e sta portando a scelte forzate di riduzione dei posti di lavoro e di carenza di prodotti di qualità negli ospedali”.
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