Patrizia Rossetti: “Dinasty remake, Grande Fratello e quelle paure…”
Patrizia Rossetti, conduttrice, attrice, regina delle telepromozioni e concorrente di reality si racconta nella nuova veste di scrittrice. Schietta, diretta, senza filtri.
di FRANCESCO URRU
Volto storico della tv, ha tenuto compagnia a milioni di persone ogni giorno su Rete 4 con ascolti importanti; è stata una delle “temerarie” concorrenti del Grande Fratello, dove ha messo a nudo il suo carattere al “peperoncino” come piace definirlo lei. Continua ad essere in tv e ci rivela in anteprima la prossima uscita del suo libro, che, a quanto pare, sarà bello piccante. L’Identità incontra Patrizia Rossetti.
Patrizia, come inizia la tua giornata, tra casa e lavoro?
Mi sveglio verso le 08,30, porto fuori la mia bimba pelosa, faccio colazione; in generale se non lavoro mi dedico alle attività di amministrazione, telefonate di lavoro. Ultimamente nonostante io pranzi in maniera leggera mi concedo un riposino, la classica “pennichella”, mi ritempra molto. In alternativa al riposino, mi dedico ai film, documentari serie tv e altro, che davvero mi rilassano proprio. Verso le 17,30 mi rimetto in pista con la mia cagnolina con un giretto di un’ora.
Parlando di tv se dovessi scegliere tre serie che ami particolarmente, quali sarebbero?
Il remake di Dinasty, i Bridgerton ed una serie particolare, un genere thriller su due gemelle che si chiama Echoes. Onor del vero posso dire che guardo un po’ tutto, addirittura ancora Grey’s Anatomy. Sono fatte bene, gli americani s’impegnano sulle produzioni, non fanno niente a caso.
Invece quali adori tra le produzioni nostrane?
Mi è piaciuta la serie presa dal film de Le fate ignoranti, anche A casa tutti bene.
Vorrei una tua opinione sul momento attuale, su questo “terremoto mediatico” che si sta verificando con personaggi, anche di un certo peso, che vanno e vengono da un editore all’altro o addirittura sembrano rimasti fuori dai palinsesti…
Questo periodo è sempre stato così anche se va detto, non è mai stato così movimentato. Anche ai miei tempi, dove non c’erano i contratti biennali o triennali ma venivi rinnovato di stagione in stagione, ad un certo punto, a settembre di un anno che non ricordo, hanno deciso che il mio programma non sarebbe più andato in onda per scelte editoriali. Nonostante il clamore di questi tempi, non sono per nulla stupita. Il mio programma su rete4 batteva quasi tutte le reti.
Tra lavoro e amicizia che cosa ha prevalso nella tua carriera e nella tua vita?
Amicizia. Nella mia vita sicuramente è prevalso il lavoro ma sono riuscita a mantenere dei rapporti, nonostante gli impegni. Si parla di amicizie storiche, persone che ho conosciuto anche qui a Milano ed a tutt’oggi sono ancora nella mia vita. Ho dei carissimi amici che io chiamo le tre P, io sarei la quarta e la mia bimba (la cagnolina, ndr) sarebbe la quinta. Nel mondo dello spettacolo ho un rapporto speciale con Emanuela Folliero, Gabriella Golia, Paola Perego e Susanna Messaggio anche se con lei ci vediamo meno.
Progetti in ballo? Nascondi qualcosa nel cassetto?
Causa incidente domestico subìto, per fortuna nulla di grave, sono rimasta ferma senza potermi troppo muovere. Al posto di guardare sempre solo la televisione ho cercato di realizzare un sogno nel cassetto. Con un mio amico autore che sa quale sia il mio modo di essere, sa quanto io sia schietta e sincera, stiamo lavorando al mio libro. Ti comunico in esclusiva per primo che sto realizzando un libro esattamente fossi io a parlare, come se fosse un faccia a faccia, schietta e sincera come sono io con aneddoti della mia vita professionale e privata, e nomi e cognomi, nel bene e nel male. Sarà un libro al peperoncino, come Patrizia Rossetti. Non ho ancora deciso il titolo ma sei il primo a cui lo dico. Ci sarà qualcosa anche sul Grande Fratello, esperienza vissuta in maniera abbastanza serena, unica nel suo genere ma soffocante per certi versi.
Hai già pianificato l’uscita?
Direi attorno alla data del mio prossimo compleanno, in primavera.
Patrizia Rossetti: “Sono felice così, sono una persona fortunata”
Nel cassetto abbiamo anche qualche progetto televisivo?
Continuo a fare le mie telepromozioni e le mie ospitate e sono felice così. Se dovesse arrivare qualsiasi altra proposta la prenderei in esame, Prima parlavamo di palinsesti e cambi, per me non ce ne sono. Io ho vissuto 40 anni di carriera, è giusto che ci siano anche altri. Sai, io non sono una che si arrampica sugli specchi per stare in tv, sono orgogliosa di avere fatto una televisione bella, ho avuto la fortuna di poter fare quello che mi piaceva, non sono mai stata forzata a fare qualcosa che non mi andava: mi sento una persona fortunata.
Se dovessi dare un consiglio a chi volesse affrontare una carriera televisiva?
Io faccio lezioni di dizione e conduzione televisiva. Io dico sempre che ci vuole la passione e soprattutto l’umiltà di non dare niente per scontrato della serie “so fare”, non si sa mai fare tutto, ci si deve evolvere, migliorare, ascoltare e ascoltarsi. Consiglio è di essere professionali a tutti i costi.
Per professionalità che cosa intendi?
La passione per il lavoro, non pensare di aver fatto qualcosa ed essere presuntuosi nel dire “adesso sono diventato bravo o brava”. Io stessa continuo a leggere ed aggiornarmi anche sui vocaboli nuovi, anche su come usarli. Infine, si deve avere un colpo di fortuna, purtroppo ormai ii casting fatto come una volta, diciamocelo, non esiste più.
Se ti proponessero un cambio di editore TV per lavorare ad un nuovo progetto, dove vorresti andare?
Sono una libera professionista, mi chiamasse la Rai, tv8, Nove o altri e mi proponessero un progetto nelle mie corde che e mi possa piacere, non avrei problemi ad accettare. Non ho vincoli, sono “free”
Se ti proponessero invece un film, che cosa spereresti di interpretare?
In passato ho fatto teatro e fiction, ma vorrei un personaggio esattamente caratterialmente opposto al mio. Lì mi metterei veramente alla prova.
E chi vorresti come regista?
Sorrentino, Edoardo Leo, Gabriele Muccino oppure Siani.
C’è qualcosa che ti spaventa nella vita?
Le malattie, quelle strane, brutte, che non capisci da dove arrivano; mi spaventano anche le malattie anche sui bambini.
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