Passato Sanremo, cambiano tutte le pubblicità tv
Sanremo è finito e si è portato via pure le lacrime di Giorgia, esclusa dalla top five finale. Cantante, conduttrice (di X Factor) e testimonial di Tim, proprio lei scelta sul palco dell’Ariston per un “trofeo” scelto dallo sponsor della kermesse canora come lo era stato del talent show in onda su Sky. Premiata all’Ariston dall’ad del Gruppo partecipato dallo Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti (prossima a cedere la sua quota a Poste) che però, fin da domenica, ha voltato pagina per i suoi spot. Via Giorgia (sesta in classifica), dentro Rose Villain (diciannovesima) che da ieri canta “Figli delle stelle” su tutte le tv.
Non ha perso il suo posto, nella campagna pubblicitari di Eni Plenitude, Virginia Raffaele che ogni sera era presentata da Carlo Conti come sua amica.
Già in archivio, invece, la campagna pubblicitaria che Poltronesofà – qualche settimana fa raggiunta da una indagine dell’Antitrust decisasi a vederci chiaro sugli scandalosi “prezzi scontati” eterni dell’azienda di divani – aveva promosso durante il festival, preceduta dall’avviso su Giancarlo Giannini nel caso i telespettatori, da giorni intronati dal tormentone “Tutta l’Italia” non avessero riconosciuto la voce inconfondibile dell’82enne attore: parole recitate lentamente per “ricostruire” la narrazione dell’artigianalità della produzione. Sanremo è finito e, via Giannini, dentro Paolo Bonolis, tornato a fare battutine come tutti i suoi colleghi che hanno fato il successo dell’azienda forlivese.
Gli investimenti pubblicitari, lo dicono i dati Nielsen diffusi proprio in questi giorni, sono aumentati nel 2024 di quasi il 4 per cento e valgono 9 milioni e mezzo di euro. La tv è il mezzo che raccoglie investimenti per quasi 4 milioni di euro, per questo la pubblicità sceglie volti noti del piccolo schermo, ogni volta fagocitandoli e sputandoli via, ancor prima che uno slogan o una battuta pronunciata da loro possa assumere una notorietà tale da entrare nella storia.
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