di Fabrizio Marrazzo
Elly Schlein, attuale deputata del PD, si è candidata per la nomina di segretaria del suo partito.
Dopo l’elezione di Giorgia Meloni, prima donna presidente del consiglio italiana, l’ondata comunicativa del “forse con una donna potremmo risalire nei sondaggi” è arrivata anche nelle sedi del partito democratico…ma allora quale migliore scelta di una giovane (37 anni), donna, ambientalista e anche bisessuale?
Un mix di modernità…che però cozza con il suo reale curriculum politico ed io, in quanto Portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale, non ho potuto non analizzarlo, sviscerando l’ennesimo abuso dei diritti civili e dell’ambiente, al solo fine propagandistico della propria campagna elettorale.
Analizziamo meglio:
Elly Schlein è stata europarlamentare per l’Italia dal 2014 al 2019; candidatasi alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020, è stata eletta poi all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e ha svolto il ruolo di vicepresidente nella giunta regionale di Stefano Bonaccini (dal 28 febbraio 2020 al 24 ottobre 2022).
Durante la sua campagna elettorale alle regionali, però, non ha mai fatto riferimento al suo orientamento sessuale, né ai diritti civili…probabilmente perchè il suo bacino di voti proviene da quelle correnti del PD poco vicina ai diritti LGBT+, gli ormai famosi “cattodem”, oltre poi i misteriosi finanziatori della agenzia USA “Social Changes”, che la ha aiutata in campagna elettorale.
La “Social Changes” è stata anche l’agenzia di comunicazione di Obama, e conoscendo le loro tariffe non credo sia tanto economica.
Ad ogni modo speravo che dopo il suo coming out si sarebbe battuta in Regione Emilia Romagna per annullare il divieto che elimina i contributi alle associazioni che parlano di procreazione medicalmente assistita e maternità surrogata…ma così non è stato.
Quindi, secondo il così decantato modello Emilia Romagna, in una legge contro le discriminazione la maggioranza ha deciso di discriminare le donne lesbiche che vogliono avere un figlio con l’inseminazione artificiale, come Gianna Nannini o Francesca Vecchioni. Ovviamente ciò si è espanso anche a due padri che hanno fatto la gestazione per altri, come il bolognese Sergio Logiudice,ex senatore del PD e Presidente Onorario di Arcigay.
Su questi temi, che nulla hanno a che fare con la lotta control’omobitrsnasfobia, ma anzi discriminano le coppie di donne, poichè alle coppie uomo/donna la procreazione medicalmente assistita è concessa, mi aspettavo che la neo vicepresidente della Regione Emilia Romagna prendesse le distanze e lavorasse per abolire quella norma discriminatoria, ma invece nulla…
In tema di ambiente, anche lì grande delusione da “Elly Schlein ambientalista”, oltre a qualche dichiarazione sugli inceneritori che “vanno limitati nel tempo”, anche lì nessuna azione concreta, nessuna progettazione per il futuro.
Sicuramente è lecito chiedersi, se diverrà Segretaria del PD,cosa dirà ai consiglieri ed al Sindaco del PD di Roma, che nel 2023 hanno intenzione di costruire un inceneritore: cercherà di fermarli o gli suggerirà di smontarlo dopo averlo costruito tra 7 anni?, per ora mi sembra più intenta a cercare il loro consenso che a prenderne le distanze.
Quale sarebbe la novità di rottura della sua candidatura?
Dice di essere l’anti Meloni, ma per ora in Emilia Romagna sulla norma discriminatoria verso le donne lesbiche e verso l’ambiente non ha fatto nulla di diverso rispetto a quanto abbia fatto un consigliere di Fratelli d’Italia, quindi qual è la differenza?
Se il buongiorno si vede dal mattino, domattina per il PD sarà un altro giorno come gli altri: pieno di nebbia che non ci dà modo di vedere la strada giusta.