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Partenze e viaggi per Natale: una spesa di 15 miliardi per 18 milioni di italiani

di Giorgio Brescia -


Sul podio delle scelte la montagna ma non solo, partenze e viaggi di Natale per un giro di 15 miliardi di euro che interessa e coinvolge 18 milioni di italiani. La magia dei mercatini natalizi, le tradizioni religiose e i presepi, lo sci e il vin brulé, le città d’arte e i borghi illuminati a festa, il fascino del mare d’inverno, il calore del ritorno in famiglia, le autostrade che si presenteranno ai tg nazionali con fiumi di automobili sulle corsie. Saranno 18 milioni e 300mila gli italiani che, complessivamente, si muoveranno per le festività di fine anno 2024, secondo i calcoli di Federalberghi. Di questi, 7 milioni e 600mila partiranno per la vacanza di Natale, 4 milioni e 400mila per Capodanno e 1 milione per l’Epifania mentre, per la “vacanza lunga”, che comprenda almeno 11 giorni di festa, si prevede in movimento una quota di 5 milioni e 300mila italiani. Il giro di affari complessivo sarà di 14,7 miliardi di euro.

Um movimento economico di 15 miliardi favorito pure dal calendario: “Quello del 2024 – dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – si è rivelato turisticamente felice per le festività natalizie. A dispetto del ponte mancato in occasione della festa dell’Immacolata dell’8 dicembre scorso capitata di domenica, le festività principali del 25 e del 26 dicembre cadranno invece nel mezzo della settimana, offrendo così una ghiotta opportunità per programmare una partenza. Ma non è tutto: anche l’attesissimo giorno di Capodanno cadrà di mercoledì, consentendo così di inglobare la vacanza quasi in coda al fine settimana. Non da ultimo, anche il 6 gennaio 2025 ha una buona collocazione per regalare una pausa dal lavoro più ampia, poiché capiterà di lunedì”.

In proposito, Bocca non dimentica però “il 35% di coloro che hanno rinunciato a viaggiare in occasione del Natale, una scelta motivata con la mancanza di risorse economiche. Il freno al movimento turistico interno sembra essere insomma la diretta conseguenza dell’aumento del costo della vita. Una difficoltà che, più in generale, rende tutti gli italiani più parsimoniosi e dunque più attenti alle spese dedicate al viaggio”.

in questo scenario ove è significativa la spesa di 15 miliardi per i viaggi di Natale lancia invece l’allarme caro-prezzi il Codacons, sottolineando la diminuzione del numero di italiani in vacanza nel periodo delle festività (-800mila persone) e il fatto che chi si concederà un viaggio taglierà il numero di notti fuori casa. In base ai dati Istat, nell’ultimo mese i voli europei – denunciano in consumatori – sono rincarati dell’8,5% su base annua, i traghetti dell’8,8%, i treni del 3,9%, i pacchetti vacanza hanno registrato aumenti medi del 13,4%, gli alberghi del 6,1%. “Incrementi di prezzi e tariffe del tutto ingiustificati, considerato che non esistono più le condizioni, a partire dal caro-energia, che avevano portato gli anni scorsi a pesanti ritocchi dei listini” chiosa il presidente Carlo Rienzi.


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