Non solo Festival del Cinema di Venezia, Parte Garofano Rosso: “Così il cinema racconta marginalità e diritti”
di LORENA BORGHESE
Marginalità, parità di genere, diritti umani, lotta alle discriminazioni e un focus sul tema della disabilità. Al via dal 4 al 10 settembre a Forme di Massa d’Albe, borgo settecentesco in provincia de L’Aquila, la terza edizione di “Garofano Rosso Film Festival”, con la direzione artistica del regista e produttore Paolo Santamaria, che vanta collaborazioni anche nel campo musicale con band del calibro de Lo Stato Sociale ed Ex-Otago. La rassegna, patrocinata per il secondo anno consecutivo dal Parlamento Europeo, è prodotta da The Factory, in sinergia con la Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia e della Fondazione Carispaq. «Il festival nasce da una riflessione sul mondo degli ultimi anni, la cortina di paura calata sulla libertà di ciascuno, un muro che diventa reale. – spiega Santamaria – Ecco, dunque, l’esigenza non più di evadere, ma di aprire un varco in questa recinzione senza ragione». Un evento gratuito per il pubblico che ha prevalente carattere educativo e promozionale, volano per la cultura nel territorio e per il territorio tra la cultura.
Sono 83 le opere arrivate nel cuore degli Appennini abruzzesi, ai piedi del Monte Velino, in una location già scenografia naturale di capolavori cinematografici come “La Bibbia” di John Huston e “Il deserto dei tartari” di Valerio Zurlini, per costruire un mosaico di sguardi unici. I lavori delle otto sezioni in concorso saranno giudicati da una giuria di qualità, tutta al femminile, presieduta dall’attrice Marta Bulgherini, e formata dalle produttrici Francesca Andriani e Guendalina Folador, la montatrice e regista Elisabetta Abrami, l’autrice Veronica Chirra. Ogni giorno, in piazza Luigi Libertini, proiezioni e talk come “Donna, vita, libertà: storie coraggiose di emancipazione e di attivismo in Iran” con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e Parisa Nazari, mediatrice interculturale tra i fondatori di “Woman Life Freedom Italy Community”.
Poi, la mostra “L’espressione del dolore” di Eva Giurco, la performance di Vuscichè, couture circolare made in Abruzzo firmata da Diana Eugeni Le Quesne, cinescursioni sui set e, dall’11 settembre, la residenza cinematografica stabile CinemAbruzzo Campus basata su un ricco programma didattico di green producing e destinata a giovani filmmaker under 35 che potranno apprendere in loco le tecniche di produzione filmica.