Economia

Parità di genere nelle imprese: a cosa serve, il caso Take

La crescita di opportunità per le donne all’interno dell’impresa, l’uguaglianza delle remunerazioni a parità di lavoro, la presenza di politiche per la diversità di genere, la protezione della maternità: in un solo concetto, il rispetto della parità di genere. Molte aziende dichiarano di migliorare le condizioni di lavoro anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e di promuovere la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese e il Pnrr, per avere un termine di riferimento sulla questione, ha impegnato per esempio una misura da 10 milioni di euro per raggiungere questo obiettivo.

E’ allora di interesse l’impegno che le imprese private assicurano per ottenere o mantenere la certificazione sulla parità di genere, che serve a diminuire il gender pay gap. Una di queste, la società di comunicazione Take (controllata dal Gruppo Idntt), quotata in Borsa, ha ottenuto il rinnovo di questa certificazione, rilasciato da Bureau Veritas, organismo di certificazione del circuito Accredia.

Un risultato che si inserisce nel piano strategico di Take, che da tempo ha attuato azioni per realizzare un cambiamento strutturale e culturale dell’organizzazione, contrastando qualunque discriminazione e migliorando la qualità del lavoro. Per esempio, adottando una procedura di recruiting e onboarding a favore della parità di genere e migliorando le misure di conciliazione tra vita e lavoro. Un punto a favore anche nella considerazione delle attività del Gruppo Idntt che produce ogni giorno centinaia di contenuti omnichannel, “data driven”, sviluppati grazie alla raccolta e l’analisi dei dati e degli interessi degli utenti, che hanno l’obiettivo di convertire la visione del contenuto in vendite on-line, off-line e aumentare la brand awareness delle aziende. Un comparto più volte finito in generale all’attenzione dei media (e non solo) per l’assenza di trasparenza e che invece può pure evidenziare, come in questo caso, proprio la sua ricerca.