Cronaca

Il Papa sta riposando, notte tranquilla: come sta il Pontefice

di Giovanni Vasso -


Papa Francesco “ha dormito e sta riposando”, la nottata per il Pontefice “è trascorsa bene”. Lo assicura una nota della Sala Stampa del Vaticano che riporta qualche nota serena dopo il bollettino medico di ieri che parlava di nuovi problemi fisici. Le condizioni di Bergoglio, in quel bollettino, erano definite “critiche” anche se “non ha presentato ulteriori crisi respiratorie”. A Papa Francesco sono state somministrate “due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina” ed è rimasta “stabile la piastrinopenia”. A complicare il quadro una sospetta insufficienza renale.

E mentre il Papa sta riposando e i fedeli, in tutto il mondo, da Roma fino all’Argentina, si riuniscono in preghiera snocciolando rosari, da parte del Vaticano continuano a piovere critiche all’atteggiamento dei “corvi”, ai retroscenismi, agli scenaristi. A Repubblica, padre Antonio Spadaro, gesuita e tra i più stretti collaboratori di Francesco, ha dichiarato: “Mi ha fatto dispiacere vedere forzature, interpretazioni errate, a volte persino attacchi al Pontefice in questa condizione. Penso che questo sia il momento della preghiera, dell’attesa o il momento per esprimere buone onde, come dice il Papa quando si rivolge a chi non è credente. Sembra che siano passati molto giorni ma in realtà il Papa è ricoverato da poco: lasciamo che questi giorni trascorrano e poi si vedrà”. Sul tema delle dimissioni, Spadaro è stato netto: “Ricordo che quando parlò ai gesuiti in uno dei suoi viaggi disse chiaramente che il Papato è a vita. L’idea di rinunciare al ministero petrino, già accennata in passato, appare come un’opzione ponderata qualora le energie scarseggiassero irreversibilmente. Il Papa ha sempre detto che Benedetto ha aperto una strada e trova possibile che un Papa rinunci al proprio ministero, – ha concluso Spadaro – ma questo andrà verificato sulla base di quel che sarà nei prossimi tempi. Non è questo il tempo di parlare delle cosiddette dimissioni, dunque. Tuttavia voglio precisare che la decisione sarebbe il frutto di un ponderato discernimento spirituale davanti a Dio, e non certo semplicemente un problema di efficienza e potenza fisica. Quest’ultimo sarebbe un criterio mondano, del tutto alieno dal pensiero del Pontefice”.


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