Papa Francesco e la sfida della polmonite bilaterale: il Vaticano tra preghiera e ipotesi di Conclave
La salute di Papa Francesco, 88 anni, ha subito un peggioramento significativo negli ultimi giorni a causa di una polmonite bilaterale, diagnosticata in seguito a un’infezione polimicrobica su un quadro di bronchite asmatiforme. Ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma, il Pontefice è sotto stretta osservazione medica e sta ricevendo una terapia a base di antibiotici e cortisone. Le sue condizioni, pur gravi, sono sotto controllo, e la Santa Sede ha confermato che il Papa rimane vigile e sereno, dedicandosi alla preghiera e alla lettura nei momenti di lucidità.
Un Pontefice sotto pressione
Papa Francesco, noto per il suo instancabile impegno pastorale e per il desiderio di portare avanti una Chiesa più vicina agli ultimi, negli ultimi anni ha affrontato diversi problemi di salute. Già nel 2021 aveva subito un delicato intervento al colon, mentre le sue difficoltà respiratorie sono note da tempo, aggravate anche da un passato di infezioni polmonari. L’attuale ricovero rappresenta un momento di grande apprensione per il Vaticano, con la cancellazione di tutti gli impegni ufficiali fino a nuovo ordine.
Il Vaticano si prepara: il peso delle norme canoniche
Mentre il mondo cattolico prega per la sua guarigione, il Collegio Cardinalizio inizia a valutare possibili scenari qualora la salute del Papa dovesse compromettere definitivamente la sua capacità di guidare la Chiesa. Il Conclave, la procedura istituita per eleggere un nuovo Pontefice in caso di sede vacante, è regolato da precise norme canoniche: attualmente, i cardinali elettori sotto gli 80 anni sono 139, rendendo il prossimo eventuale Conclave uno dei più numerosi della storia della Chiesa.
L’ipotesi di una rinuncia da parte di Papa Francesco, seguendo il precedente di Benedetto XVI, non è esclusa, sebbene il Pontefice abbia più volte ribadito di volersi affidare alla volontà di Dio. Se le sue condizioni dovessero peggiorare al punto da rendere impossibile l’esercizio del ministero petrino, la Chiesa potrebbe trovarsi nuovamente a vivere una fase di transizione simile a quella del 2013.
Una Chiesa in attesa e in preghiera
Il destino della Chiesa cattolica si intreccia oggi con le condizioni di salute di un Pontefice che ha segnato un’epoca, cercando di portare riforme e avvicinare i fedeli a un Vangelo di misericordia e inclusione. Il futuro rimane incerto, ma ciò che è certo è che il mondo osserverà con attenzione e rispetto l’evolversi della situazione, tra speranza, timore e un possibile passaggio di testimone che potrebbe scrivere un nuovo capitolo della storia della Chiesa.
Torna alle notizie in home