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Il Papa: “Carriera ecclesiastica? Termine che fa schifo” e annuncia il viaggio a Nicea

di Cristiana Flaminio -


Al Papa fa “schifo” l’espressione “carriera ecclesiastica”. E, intanto, annuncia l’intenzione di volersi recare a Nicea per celebrare i 1.700 anni dal grande concilio ammonendo i teologi a “non perdere il senso dell’umorismo”. Dagli incontri e dalle udienze di Francesco, di questa mattina, emergono molte notizie e novità. A cominciare dall’idiosincrasia che Bergoglio ha reso plastica e innegabile di fronte all’espressione “carriera ecclesiastica”. Davanti ai religiosi della Famiglia Calasanziana, che hanno incontrato il Sommo pontefice in occasione del 75esimo anniversario della loro fondazione, il Papa ha tuonato: “Carriera ecclesiastica? Questo termine mi fa schifo, dobbiamo mandarlo via”. Non è la prima volta che il capo della Cristianità, almeno quella cattolica, dichiara il suo orrore nei confronti del gerarchismo e del carrierismo all’interno delle fila vaticane.

Ma questa mattina il pontefice ha incontrato anche gli esponenti della Commissione Teologica internazionale a cui ha chiesto di non perdere mai il sorriso: “In un mondo complesso e spesso polarizzato, tragicamente segnato da conflitti e violenze, l’amore di Dio che si rivela in Cristo e ci viene donato nello Spirito diventa un appello rivolto a tutti, perché impariamo a camminare nella fraternità e a essere costruttori di giustizia e di pace. Solo in questo modo possiamo spargere semi di speranza là dove viviamo”. E ancora: “Rimettere Cristo al centro significa riaccendere questa speranza e la teologia è chiamata a farlo, in un lavoro costante e sapiente, nel dialogo con tutti gli altri saperi”. Quindi l’appello: “Una teologia feconda è non perdere il senso dell’umorismo, per favore! Questo aiuta tanto. Lo Spirito Santo è quello che ci aiuta in questa dimensione di gioia e di umorismo”.

Infine un riferimento a Nicea e la promessa di recarsi lì: “Durante questo Anno Santo, avremo anche l’occasione di celebrare la ricorrenza dei 1700 anni del primo grande Concilio Ecumenico, quello di Nicea. Io penso di recarmi lì”.


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