Attualità

A CONTI FATTI – A Natale il panettone batte (ancora) il pandoro

di Giovanni Vasso -


Gli italiani preferiscono l’artigianale e la riscossa delle pasticcerie consolida, ancora una volta, il primato del panettone sul pandoro nell’eterna, e dolcissima, sfida del Natale. Il dolce milanese batte quello veronese, secondo i dati diffusi da Confesercenti, soprattutto grazie al fatto che di pandori artigianali ce ne sono davvero pochi, anche perché, come spiegano gli esperti, per costi e resa finale la produzione artigianale della “stella” di Natale non converrebbe granché. Dal punto di vista dei consumi, è stato un Natale da 9 miliardi. E i consumi alimentari sono al secondo posto subito dopo abbigliamento e accessori e prima dei più classici giocattoli per i bambini. Rispettata in pieno la tradizione: l’80% delle famiglie ha trascorso le feste a casa preferendo consumare pesce per il cenone della Vigilia e carne per il pranzo di Natale, innaffiati entrambi da vino, con una larga preferenza per le “bollicine” made in Italy. E per finire in dolcezza, panettone più che pandoro.

Napoli milionaria

Aurelio de Laurentiis ha di che gioire: in attesa di capire come finirà questo campionato, il Napoli vince un altro scudetto. Ma è quello dei bilanci. Il club azzurro, secondo il Sole 24 Ore, è quello che incassa più utili di tutti: ben 63 milioni. Il fatturato più goloso, però, è quello dell’Inter passata di recente a Oaktree: 473 milioni. Ma, per una volta, Claudio Lotito deve arrendersi: la società che fa meglio nel squad cost rule, ossia nel rapporto costi-ricavi, è il Milan di Red Bird. Male la Juventus che, dopo aver passato una stagione senza Coppe,  accusa 199 milioni di passivo.

Squid Games, la grande truffa

È arrivata la tanto attesa seconda stagione di Squid Games, la serie coreana più vista di sempre capace di “fatturare” ben 900 milioni di dollari a fronte di un investimento per Netflix e i produttori di “appena” 21,4 milioni. E mentre il mondo si divide sul sequel più atteso degli ultimi anni, tornano in auge le preoccupazioni per gli effetti della serie. Che, un anno fa, aveva “ispirato” un token (non ufficiale né autorizzato) che dopo aver raggiunto valutazioni astronomiche, finì per esplodere, come la più classica bolla di sapone crypto, lasciando al verde gli utenti e garantendo ben 3,5 milioni agli hacker.


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