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Panetta: Alle spalle la crisi, possibile il rilancio della nostra economia

di Angelo Vitale -


Parla Fabio Panetta: “La solidità delle banche rappresenta oggi un elemento di forza del nostro sistema produttivo. Esse hanno ora il compito di accompagnare la ripresa della domanda, affiancando famiglie e imprese ed evitando che il credito possa costituire un freno ai consumi e agli investimenti. Potranno, per questa via, contribuire al rilancio dell’economia italiana”. Stavolta l’immagine del governatore della Banca d’Italia non è realizzata con tecniche deepfake come denunciato da Bankitalia una settimana fa. Ad ascoltare il suo intervento all’Assemblea Abi 2024 nell’Auditorium della Tecnica di Roma, il gotha delle banche italiane, il presidente dell’associazione, Antonio Patuelli, e il nuovo direttore generale, Marco Elio Rottigni. Oltre alla folta schiera di banchieri, ad ascoltare le relazioni di Patuelli, di Panetta e del ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti, esponenti delle Istituzioni, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria.

”Abbiamo alle spalle anni durissimi di crisi economiche, finanziarie, bancarie e anche morali – dice Panetta -, con sforzi continui per ridurre i crediti deteriorati, anche con ogni legittima moratoria sui debiti verso le banche, con costi bancari non ancora esauriti per i salvataggi di banche concorrenti in crisi, con ristori ai risparmiatori da parte del Fondo Interbarcario e del Fir. Il Fondo Europeo di Risoluzione ha raggiunto l’obiettivo di accantonamenti ed è anch’esso costato molto alle banche”.

Per Panetta, non sono attualmente presenti preoccupanti insidie per il nostro Paese: “Lo scorso 5 luglio si è tenuta la prima riunione del Comitato nazionale per le politiche macroprudenziali, cui partecipano le autorità che contribuiscono a rafforzare il ruolo del sistema finanziario al servizio della crescita e dello sviluppo: oltre alla Banca d’Italia, la Consob, l’Ivass e la Covip. Nel complesso, pur in presenza di vulnerabilità, la valutazione del Comitato è che i rischi per la stabilità finanziaria in Italia siano attualmente contenuti”.

Ciò che servare è prestare attenzione all’economia reale: ”Le banche dovranno contemperare l’esigenza di contenere i rischi con quella di sostenere l’economia reale. Il credito dovrà continuare a fluire ai prenditori capaci di onorare i propri impegni. Ciò richiederà un’attenta selezione dei debitori, un costante vaglio delle loro condizioni reddituali e finanziarie e un’efficace strategia di recupero in caso di insolvenza”.


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