Orcel muove, la Germania si arrocca: “Unicredit ostile su Commerzbank”
Orcel muove, la Germania si arrocca: svolta nella partita a scacchi tra Unicredit e Berlino per Commerzbank. Approfittando delle fragilità politiche del governo federale, distratto tra sfiducie e contumelie, la banca italiana annuncia la sottoscrizione di strumenti finanziari legati alle azioni dell’istituto di credito tedesco che porteranno a piazza Gae Aulenti il 28% del capitale sociale (9,5% in partecipazioni dirette e 18,5 per cento grazie a derivati) di Commerzbank. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare al 29,9% e, per farlo, Orcel ha già preparato incartamenti e fascicoli da inviare alla Bce. Che, se davvero vuole l’unione dei capitali, non potrà che dir di sì all’operazione. La notizia ha fatto tremare i vetri a Schloss Bellevue. E il portavoce del governo, Wolfgang Buchner, ha suonato l’Olifante della resistenza: “Unicredit agisce ancora una volta in modo non coordinato e con metodi ostili. La notizia di oggi è tanto più notevole in quanto Unicredit aveva precedentemente sottolineato pubblicamente di non voler intraprendere alcuna ulteriore azione prima delle elezioni federali”. Per i tedeschi si tratta di un comportamento “strano e inappropriato” contro cui il governo tedesco, che resta tra gli azionisti di riferimento di Commerzbank, ha intenzione di reagire con veemenza: “Attacchi ostili e acquisizioni ostili non sono appropriati nel settore bancario. Ora stiamo discutendo internamente come procedere”. La scacchiera attende la prossima mossa. Da una parte Orcel, dall’altra il governo della Germania.
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