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Operazione Declino in Calabria contro la ‘ndrangheta del clan Crea

di Angelo Vitale -


La polizia di Reggio Calabria, durante l’operazione Declino, ha dato esecuzione a un`ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a carico di 8 soggetti indiziati, a diverso titolo, dei reati di associazione mafiosa, favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dalle finalità mafiose.
Oltre ai destinatari dei provvedimenti restrittivi, nel procedimento penale risultano indagati, in stato di libertà, altri 7 soggetti indagati per i soli reati di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena, aggravati dalle finalità mafiose.

Le indagini, attraverso numerosi servizi tecnici di intercettazione, hanno permesso di individuare i presunti appartenenti alla cosca Crea di Rizziconi, che si sono occupati, tra le altre cose, di gestire la latitanza di Domenico Crea, catturato dalla polizia il 2 agosto del 2019, dopo oltre 4 anni di latitanza. Al momento della cattura, Crea, ritenuto reggente del sodalizio in ragione dello stato di detenzione del padre Teodoro e del fratello Giuseppe, quest`ultimo arrestato dopo oltre un decennio di irreperibilità, era ricercato per diversi provvedimenti restrittivi tra i quali figurava una condanna ad oltre 21 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione.

La fase finale dell`operazione è stata supportata da personale dalle Squadre Mobili di Bologna, Nuoro e Vibo Valentia e dalle Sisco di Milano, Catanzaro e L`Aquila, da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e dal Gabinetto Polizia Scientifica.


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