Cronaca

Lavoro, strage senza fine: tre operai morti

di Giovanni Vasso -

Le tute da lavoro "insanguinate" per chiedere più attenzione sul tema, sono state messe davanti agli uffici dell'ispettorato del lavoro, a Torino, nel giorno del 17° anniversario della tragedia della ThyssenKrupp, il 6 dicembre 2024, per chiedere maggiore attenzione e prevenire così la strage. L'iniziativa di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Cub, Usb, Pci e Sinistra Anticapitalista pone l'accento sui numero delle morti sul lavoro nel 2024 ANSA/JESSICA PASQUALON


Una giornata nera, nerissima, per il lavoro: due operai sono morti, a Napoli e a Pordenone, mentre erano al lavoro. Ma le cattive notizie non sono finite qui perché, questa mattina, s’è registrato un altro incidente mortale a Orvieto dove ha perso la vita un operaio travolto in autostrada.

Incastrato nel nastro trasportatore: così un operaio di 50 anni ha perduto la vita nel Napoletano. Un’altra morte sul lavoro in Campania. La tragedia s’è verificata in una ditta di smaltimento rifiuti a Sant’Antonio Abate, nel Napoletano. I fatti sono accaduti nella tarda serata di ieri. A perdere la vita è stato Nicola Sicignano, 50enne, originario di Vico Equense ma residente da anni a Gragnano, sposato e padre di due ragazzi, che in quel momento era di turno. Stando alle prime ricostruzioni l’uomo sarebbe rimasto incastrato con braccio e testa nel nastro trasportatore utilizzato per la lavorazione dei rifiuti. Inutili i tentativi di soccorsi. Sul posto sono arrivati i soccorsi ma, purtroppo, per l’operaio non c’è stato nulla da fare. Adesso toccherà alle indagini fare chiarezza sul nuovo drammatico episodio di morte bianca. L’inchiesta è stata affidata ai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia insieme ai colleghi del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Insieme a loro anche il Nucleo Ispettorato del lavoro e l’Asl di Napoli. L’area è stata sottoposta a sequestro mentre gli investigatori sono alla ricerca di immagini per tentare di ricostruire la dinamica della tragedia accaduta nella zona del nastro trasportatore utilizzato in azienda e hanno già ascoltato la versione di chi, al momento della tragedia, si trovava negli stabilimenti.

Ma quella di Napoli non è stata l’unica tragedia che ha insanguinato il lavoro. A Pordenone, un ragazzo di 22 anni residente a Vajont, ha perso la vita mentre era in fabbrica, in uno stabilimento di stampaggio di ingranaggi industriali a Maniago. Il dramma s’è consumato intorno all’1.30 della notte scorsa. Quando, per cause che restano al vaglio degli inquirenti, il giovane operaio è stato colpito alla schiena da una scheggia incandescente che l’ha ucciso praticamente sul colpo. La macchina a cui il 22enne stava lavorando è stata sottoposta a sequestro mentre i colleghi del primo turno della mattina, per rispetto a chi ha perduto la vita, hanno deciso di astenersi dal lavoro.

Infine un altro incidente mortale sul lavoro s’è registrato sull’autostrada A1 all’altezza di Orvieto, al chilometro 446. A perdere la vita è stato un operaio impiegato presso una ditta che stava effettuando dei lavoro di manutenzione ordinaria su quel tratto autostradale. L’uomo, 38 anni, sarebbe stato travolto e ucciso da un camion di passaggio. Sui fatti indagano gli agenti della polizia stradale e sul posto sono giunti anche gli uomini delle squadre di Autostrade per l’Italia.


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