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Omicidio Verzeni: strade chiuse, un secondo ciclista, i metal detector per trovare il coltello

di Angelo Vitale -


A Terno d’Isola verranno chiuse le strade intorno al perimetro che comprende via Castegnate ove è avvenuto l’omicidio di Sharon Verzeni: domani notte sarà trascorso un mese dal suo accoltellamento che non è stato ripreso da nessuna delle decine di telecamere installate nel paese del Bergamasco. Lo ha deciso il sindaco, per consentire un più completo svolgimento degli accertamenti in una zona ove il killer sembra essersi volatilizzato.

Da stamane e probabilmente fino a domani compreso, in quelle strade, gli investigatori sono nuovamente alla ricerca del coltello utilizzato dalla mano omicida. Un coltello di grandi dimensioni, sostengono. Sperano di trovarlo, auspicando che il killer non lo abbia fatto sparire lontano dal luogo in cui ha accoltellato a morte la 33enne. Lo cercano con i metal detector in quel perimetro. Aprono i tombini, per verificare pure se contengano indizi ancora lì presenti dopo un mese.

L’Eco di Bergamo ha oggi lanciato la pista di un secondo ciclista finora mai emerso dalle registrazioni video delle telecamere, che continuano ad essere analizzati. Una persona da identificare, mentre sarebbe già nota agli investigatori l’identità dell’uomo che ha percorso contromano la zona quella notte, nelle immediate adiacenze del posto ove Sharon crollò a terra agonizzante.

Parla nuovamente il compagno di Sharon, Sergio Ruocco. Con La Repubblica e La Stampa chiude alla pista Scientology ieri riavviata dall’accertamento bancario che ha rivelato versamenti di somme minime alla Chiesa da parte della donna uccisa. Ruocco li definisce “brava gente” che non c’entra. E avanza nuove ipotesi, fino a ritenere che Sharon sia stata uccisa per sbaglio, da qualcuno che l’aveva presa per un’altra. Oppure da qualcuno che non la conosceva. O da un cliente del bar ove lavorava che l’aveva importunata, come aveva detto giorni fa anche il padre di Sergio.


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