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Omicidio Verzeni: spunta il nome del ciclista, l’intero rompicapo resta

di Angelo Vitale -


Omicidio Verzeni, si riparte da capo. A distanza di quasi un mese da quella notte tra il 29 e 30 luglio in cui Sharon Verzeni fu accoltellata e uccisa, l’inchiesta condotta dai carabinieri ritorna a quel perimetro che comprende la via Castegnate di Terno d’Isola e ha al suo centro il punto corrispondente al civico 32 ove fu consumato l’omicidio.

Avrebbe un nome, secondo L’Eco di Bergamo, il ciclista che passò in quella strada, finora ripreso solo nelle immagini sgranate di una telecamera. Finora, una persona che non ha provato durante tutto il tempo trascorso da allora la sensibilità e la necessità di presentarsi dai carabinieri per raccontare la sua presenza sul posto e cosa può aver visto in quei momenti.

Stavolta, il riserbo sarebbe – come si dice – assoluto. Finora, non erano invece mancate note stampa quotidiane degli investigatori o comunque notizie, indiscrezioni e commenti sulle indagini in corso.

Fino ad oggi di questo delitto ogni giorno abbiamo appreso tutto o quasi tutto. E ciò che non facevano filtrare le maglie dell’inchiesta, lo raccontavano a media e televisioni i principali protagonisti della storia. Sergio Ruocco, il compagno di Sharon, ogni giorno in caserma o nella villetta acquistata con lei grazie a un mutuo. Il padre di Sergio, la madre di Sergio.

Nei giorni scorsi sembrava poi essersi sgonfiata una possibile pista collegata a Scientology, all’interesse di Sharon per questa Chiesa, all’ipotizzato contrasto che lei avrebbe potuto avere con il compagno circa la scelta di indirizzare parte dei suoi risparmi per frequentare i corsi di questa associazione. Oggi, questa pista è sembrata rientrare in campo, con l’indiscrezione dell’accertamento bancario che ha confermato versamenti di Sharon, pur minimi, a favore di Scientology.

In giornata, le indiscrezioni avevano pure raccontato il rebus costituito da 850 metri, sulle uniche due vie di fuga dal luogo dell’accoltellamento, privi di ogni riscontro sulla presenza di persone in quei minuti.

E si è commentato, riguardo all’eventuale presenza sul posto di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon: “Non poteva certo volare”.

Un rompicapo, che si avvicina al giro di boa di un mese dal delitto.


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