Omicidio Thompson, l’accusa per Mangione è di terrorismo
Si fa pesante la situazione giudiziaria di Luigi Mangione che è stato incriminato per aver ucciso l’amministratore delegato di UnitedHealthCare in un omicidio commesso come “atto di terrorismo”.
La conferma, dal procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, nel corso di una conferenza stampa, durante la quale ha riferito che Mangione comparirà in tribunale in Pennsylvania giovedì. Mangione deve rispondere di varie accuse, tra cui omicidio di primo grado e due capi d’imputazione per omicidio di secondo grado, uno dei quali descrive l’omicidio come un atto di “terrorismo”. “L’intento era quello di seminare il terrore”, la spiegazione del procuratore distrettuale di New York che ha definito il fatto un “omicidio spaventoso, ben pianificato e mirato”.
Mangione dovrebbe comparire in tribunale il 19 dicembre ove verrà deciso se estradarlo a New York in base alle accuse, anche se il Bragg ha lasciato intendere che il sospettato potrebbe non opporsi all’estradizione: “Abbiamo indicazioni che l’imputato potrebbe rinunciare a tale udienza”. Il procedimento di estradizione è programmato per lo stesso giorno dell’udienza preliminare a carico di Mangione sulle accuse relative alle armi detenute in Pennsylvania.
Ieri pomeriggio, durante una conferenza stampa, sia Bragg che la commissaria del dipartimento di polizia di New York Jessica Tisch hanno criticato aspramente il pubblico per aver elogiato Mangione dopo i fatti del 4 dicembre. “Nelle quasi due settimane trascorse dall’omicidio Thompson, abbiamo assistito a una celebrazione scioccante e spaventosa di un omicidio a sangue freddo”, ha detto Tisch, ammonendo a “non celebrare gli omicidi e a non glorifiare l’uccisione di nessuno”.
Oltre all’omicidio, il sospettato dovrà affrontare anche le accuse di possesso di armi e falsificazione. Se verrà condannato per le accuse più gravi a lui rivolte, omicidio di primo grado e omicidio di secondo grado come atto di terrorismo, il Mangione rischia l’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
Interrogato sulle specifiche accuse di terrorismo, il signor Bragg ha risposto che “in parole povere, si è trattato di un omicidio che aveva lo scopo di suscitare terrore”.
La scorsa settimana i procuratori di New York hanno iniziato a condividere le prove del loro caso contro Mangione con una giuria popolare. Se estradato, è probabile che il 26enne venga trattato a Riker’s Island o in un’altra prigione dello Stato. Tra le prove contro di lui c’è anche la corrispondenza positiva delle sue impronte digitali con quelle rinvenute sulla scena del crimine, ha affermato Tisch.
Secondo il procuratore distrettuale Bragg, il sospettato è arrivato a New York City il 24 novembre, alloggiando in un ostello di Manhattan utilizzando un documento d’identità falso prima di compiere l’aggressione a Thompson 10 giorni dopo. Oltre alla pistola assemblata con parti non rintracciabili, e un documento d’identità falso, al momento dell’arresto, addosso a lui sono stati trovati anche un passaporto e un documento scritto a mano indicante “motivazione e mentalità”, ha affermato la polizia. Finora, gli è stata negata la libertà su cauzione.
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