Omicidio Paganelli, dopo 18 mesi forse una svolta: il killer le disse “ciao”?
Un mistero fitto, un caso intricato, l’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023 non ha avuto ancora una sua soluzione, dopo aver suscitato grande attenzione per la sua brutalità nonché per le complesse indagini che ne sono seguite nel tempo.
Pierina Paganelli, 78 anni, testimone di Geova, fu uccisa quel giorno con 29 coltellate nel garage del suo condominio in via del Ciclamino a Rimini, dopo essere appena rientrata da un incontro religioso. Il suo corpo fu scoperto dalla nuora Manuela Bianchi il 4 ottobre. Le indagini iniziali suggerirono che l’omicidio fosse avvenuto la sera precedente.
Fino al giugno del 2024, le forze dell’ordine indagarono sul caso, esaminando le relazioni familiari e condominiali della vittima e accertando tensioni familiari e potenziali moventi.
Il 6 giugno 2024 Louis Dassilva, un vicino di casa di 34 anni della Paganelli, fu iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio dopo che le indagini si erano concentrate sulla possibile relazione tra Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della vittima. Il 12 luglio dello stesso anno furono effettuati accertamenti del Dna su Dassilva per confrontarli con i reperti trovati sulla scena del crimine. Quattro giorni dopo Louis Dassilva fu arrestato, per la Procura di Rimini il movente dell’omicidio era individuabile nel timore che Pierina scoprisse la relazione tra Dassilva e sua nuora. Nell’agosto successivo i risultati delle analisi del Dna confermavano le ipotesi degli inquirenti, sebbene non fossero ancora disponibili dettagli ufficiali..
L’11 febbraio di quest’anno, un incidente probatorio per chiarire le prove video che coinvolgono Dassilva, le immagini di una telecamera di sicurezza sembrano confermare la presenza di Dassilva nella zona dell’omicidio.
Le ultime notizie, da indiscrezioni sulle registrazioni audio provenienti da una telecamera di sorveglianza posizionata nell’autorimessa del condominio di via del Ciclamino a Rimini, registrazioni che potrebbero rappresentare una svolta importante.
La telecamera ha catturato voci maschili e femminili, che sono state isolate e sottoposte a perizie fonometriche. Voci che sono state registrate sia nell’ora dell’omicidio (le 22:13 del 3 ottobre 2023) sia la mattina successiva (tra le 8:09 e le 8:20) quando la nuora Manuela Bianchi ha scoperto il corpo.
I periti hanno raffinato il suono e si ritiene che una voce maschile possa aver pronunciato parole rivolte direttamente a Pierina Paganelli, nella traccia rilevato pure un inquietante “ciao”. Ora, la difesa di Louis Dassilva, tuttora l’unico indagato per l’omicidio, sta analizzando le perizie per valutare se possano contribuire al quadro accusatorio o aiutarlo nella richiesta di scarcerazione.
C’è pure un altro dettaglio che confonde il quadro indiziario: le immagini di un’altra telecamera mostrano un soggetto con un’altezza incompatibile con quella di Dassilva, elemento che potrebbe scagionarlo. L’uomo, finora, ha evitato un confronto diretto con Manuela Bianchi per il quale invece la donna si è dichiarata disponibile.
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