Cultura & Spettacolo

Olly si racconta: “Quella balorda nostalgia di cantare dal vivo”

di Tommaso Martinelli -


A dispetto dei pronostici che davano per favoriti Giorgia, Achille Lauro e Simone Cristicchi, alla fine a trionfare alla 75esima edizione del Festival di Sanremo è stato Olly. Il ventitreenne cantautore di origini genovesi che la scorsa estate ha spopolato con Angelina Mango con il brano Per due come noi, con Balorda nostalgia ha fatto centro nel cuore del pubblico, aggiungendo un nuovo importante tassello a una carriera tra le più promettenti del panorama musicale italiano.

Olly, ti aspettavi di vincere?
No, non me lo aspettavo affatto. Non ci ho mai pensato prima che effettivamente accadesse e anche quando di recente, nel corso delle interviste me lo si chiedeva, ero sincero quando rispondevo che vedevo la vittoria al Festival come qualcosa di molto lontano da me. Detto questo, ovviamente questo riscontro mi rende enormemente felice, visto che prima di arrivare a far conoscere la mia musica al grande pubblico ne ho dovuta percorrere tanta di strada. E’ vero, sono ormai un bel po’ di anni che scrivo e fino ad oggi sono stato spesso abituato a ricevere un bellissimo riscontro perché generalmente chi mi ascoltava riusciva spesso a riconoscere tanta verità nelle mie parole. Ma il riscontro di questi ultimi giorni, così carico di amore, è stata una scoperta incredibile che mi ha spiazzato e allo stesso tempo inorgoglito.

La serata più emozionante?
Sicuramente è stata quella del giovedì, quella dei duetti, (quando Olly si è esibito con Goran Bregović e la sua Wedding & Funeral Band sulle note de Il pescatore di Fabrizio De Nadrè, ndr). Durante l’esibizione ho avvertito un fortissimo calore da parte della gente ed è stata una sensazione così bella che non la dimenticherò mai.

Balorda nostalgia è un brano autobiografico?
Ritengo che questo non sia un fattore importante legato a questa canzone. Al contrario, io credo lo sia di più il fatto che nella storia al centro del brano qualcuno, ascoltandola, possa riconoscersi, emozionarsi e sentirsi rappresentato.

Che effetto ti ha fatto ricevere i complimenti da Vasco Rossi, il tuo idolo?
Quando mi hanno mostrato la sua storia di Instagram sono letteralmente saltato dalla sedia. E’ stata una sensazione incredibile, che non mi aspettavo. Vasco Rossi l’ho sempre stimato e ricevere il sostegno e l’incoraggiamento di un gigante della musica italiana è un qualcosa che di troppo troppo grande.

Sei pronto per l’Eurovision Song Contest?
Confesso che non ho ancora pensato all’Eurovision visto che non ho neppure realizzato di aver vinto Sanremo Sanremo. Sul serio, non ho ancora metabolizzato questa vittoria. Mi piacerebbe prendermi del tempo per pensare sul da farsi, fermo restando che sono consapevole che sarebbe una bella opportunità partecipare a un evento così prestigioso che rappresenta un’importantissima vetrina per chi vi concorre.

Quest’estate hai ottenuto un grande successo con il brano “Per due come noi, in coppia con Angelina Mango”. Nuove collaborazioni all’orizzonte?
Sono sempre aperto a nuove collaborazioni, le considero particolarmente stimolanti. Staremo a vedere.


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