Politica

Olimpiadi invernali 2026, tanto sport ma anche molto altro. Intervista al Sindaco di Cortina

di Giuseppe Ariola -


Tra meno di un anno, i riflettori del mondo saranno puntati sulle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Un evento che non solo esalterà l’eccellenza sportiva, ma che avrà ricadute positive per l’economia del territorio. Come ha infatti sottolineato a L’identità il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi, “le Olimpiadi ci permetteranno di avere una visibilità che poi non avremo più, ma soprattutto faranno capire che venire a Cortina dopo l’evento sarà ancora più speciale, proprio come accadde dopo le Olimpiadi del ’56. Le Olimpiadi 2026, dunque, non saranno solo un evento sportivo, ma un’occasione per ripensare il futuro di Cortina, rendendola più moderna, sostenibile e accogliente per tutti”.
Come si prepara Cortina dal punto di vista dell’accoglienza in vista delle Olimpiadi invernali?
“I turisti potranno soggiornare regolarmente in hotel e appartamenti, muoversi liberamente e sciare nelle zone non coinvolte dagli eventi, come il Faloria e il Lagazuoi, con limitazioni solo nei giorni di gara. Per quanto riguarda, invece, la mobilità l’uso della ‘Freccia nel Cielo’ (la funivia che collega il centro con le piste) è un tema che siamo affrontando con la Prefettura. Di certo sarà regolato per permettere l’accesso sia agli atleti che ai visitatori”.
Una delle notizie che ha suscitato dibattito riguarda la chiusura delle scuole.
“Contrariamente a quanto si è detto, solo le scuole superiori resteranno chiuse per due settimane per consentire una migliore gestione del trasporto pubblico, che sarà fondamentale per collegare Cortina agli hub logistici. Per le scuole di primo e secondo grado stiamo lavorando perché rimangano aperte, elementari e le medie rimarranno aperte”.
Le Olimpiadi sono anche un’occasione di sviluppo infrastrutturale. Quali le novita?
“Abbiamo colto l’opportunità per un restyling generale del paese, migliorando viabilità e strutture senza stravolgere l’identità del territorio. Uno dei progetti più significativi riguarda la riqualificazione della zona della ex stazione ferroviaria, dove sorgeranno 600 posti auto sotterranei e nuovi spazi residenziali e alberghieri”.
Alle Olimpiadi seguiranno le Paralimpiadi, come ci state preparando ad accogliere anche questo evento?
“Lavoriamo affinché la disabilità non sia più vista come un limite, ma come un’opportunità. Vogliamo un paese senza barriere, accessibile a tutti, dagli atleti paralimpici e non agli anziani, fino alle famiglie con passeggini e il ruolo che anche la Regione Veneto sta svolgendo in questo processo di trasformazione è fondamentale”.
Oltre alle Olimpiadi invernali, il turismo resta il cuore pulsante dell’economia di Cortina. Avete risentito della mancanza di turisti russi negli ultimi anni? Possibile aprirsi ad altri mercati?
“Abbiamo lavorato per anni con i turisti russi, conosciamo bene le loro esigenze e sappiamo che Cortina è una destinazione perfetta per loro. Se ci sarà l’opportunità di riaprirsi a quel mercato, saremo ben lieti di accoglierli di nuovo. Per quanto riguarda invece i mercati emergenti, c’è particolare attenzione verso quello asiatico. Per quanto riguarda l’India, per esempio, la situazione è molto particolare: alcuni operatori auspicano un suo sviluppo, ma per ora è difficile da intercettare. La loro cultura alberghiera e culinaria è molto diversa dalla nostra, quindi non è un target semplice per località come Cortina ma siamo pronti ad accettare la sfida”.
Lo spirito olimpico non è solo competizione, ma soprattutto rispetto e anche amicizia. Lei da ex atleta lo sa bene…
“Lo sport è salute, benessere e inclusione. Il fair play è il principio che accomuna tutti gli atleti, perché il vero valore dello sport non è solo vincere, ma riconoscere e rispettare lo sforzo di ogni avversario”.
Da sindaco oltre che da sportivo, che messaggio vuole lanciare agli appassionati delle discipline invernali?
“Venite a scoprire le nostre magnifiche montagne, immerse in un territorio meraviglioso, patrimonio dell’Unesco e visitate la nostra Provincia che offre magnifiche opportunità, vera montagna. E ai milioni di spettatori che seguiranno le Olimpiadi e che forse, dopo il grande evento, decideranno di visitare Cortina, dico: le Olimpiadi ci daranno una visibilità internazionale unica, ma il vero invito è a venire a scoprire la montagna anche dopo i Giochi. Cortina resterà un luogo autentico, dove la natura e la qualità della vita sono al centro. Il turismo deve sposare i ritmi della montagna, lontano dallo stress delle città. Solo così si può davvero godere di questo territorio straordinario”.


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