Economia

I dati sull’occupazione a maggio: meno precari, più posti a tempo indeterminato

di Cristiana Flaminio -


A maggio l’occupazione rallenta ma solo sul mese perché il trend annuale rimane più che positivo. I dati dell’Istat confermano che, rispetto al maggio 2023, gli occupati sono quasi mezzo milione in più, per la precisione si tratta di 426mila unità lavorative in più. Ma rispetto ad aprile, però, il numero risulta in leggera discesa con una diminuzione, rispetto ad aprile, di 17mila unità. La stima preliminare Istat sull’occupazione a maggio, tutto sommato, riflette un trend positivo per il Paese. Lo scenario tracciato dagli esperti è tutto nei numeri: i dipendenti a termine, cioè i precari, sono scesi a 2,9 milioni, gli autonomi sono adesso poco più di 5 milioni mentre i dipendenti permanenti, a tempo indeterminato, sono saliti a circa 16 milioni. L’aumento coinvolge tutti a prescindere da genere ed età. Il numero degli occupati, pertanto, si attesa a 23 milioni 954mila e risulta superiore di 462mila unità a quello di maggio 2023, per effetto dell’incremento di 498mila dipendenti permanenti e di 42mila autonomi e della diminuzione di 77mila dipendenti a termine. Su base mensile il tasso di occupazione scende al 62,2%. Contestualmente, rispetto ad aprile, la disoccupazione rimane sostanzialmente stabile al 6,8%. Quella giovanile si attesta al 20,5% mentre cresce il numero degli inattivi al 33,1%. Ma se il confronto è sull’anno, i dati risultano più che positivi: rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila).


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