Esteri

Il video-compitino degli Obama: il gelido endorsement telefonico a Kamala Harris

di Giovanni Vasso -


Gli Obama fanno il compitino e pubblicano il loro endorsement, freddino in verità, a favore di Kamala Harris. Che incassa, ringrazia e va avanti. Michelle, che accarezzava il sogno di diventare la seconda (ex) first lady in lotta per la Casa Bianca, almeno per questo giro, dovrà rimanere ferma nonostante la messe, copiosissima, degli attestati di stima, dei sondaggi favorevoli, dei tweet che per mesi sono piovuti sulla capoccia canuta del povero Joe Biden, costretto dal fuoco amico a ritirarsi in fretta e furia dalla corsa alle presidenziali. Il video, subito pubblicato dagli account che sostengono la vicepresidente, ritrae Kamala Harris al telefono mentre parla amabilmente con l’ex coppia presidenziale che detiene, evidentemente, ancora una vera e propria golden share nell’elettorato democratico. Rinunciare agli Obama, per la Harris, sarebbe stato un colpo dal momento che Kamala punta alle minoranze, ai giovani, alle donne e soprattutto agli afroamericani. La telefonata, però, è arrivata. Insieme a una sequela di paroline di circostanze che sono apparse alquanto formali. Michelle e Barack Obama si sarebbero detti “più che orgogliosi” di sostenere Kamala Harris e hanno promesso “di fare tutto il possibile” per farle vincere le elezioni “e arrivare allo Studio Ovale”. Parole che poi Barack Obama ha pubblicato anche in un post apparso su X: “All’inizio di questa settimana, io e Michelle abbiamo chiamato la nostra amica Kamala Harris. Le abbiamo detto che pensiamo che sarà una fantastica Presidente degli Stati Uniti e che ha il nostro pieno supporto in questo momento critico per il nostro Paese, faremo tutto il possibile per assicurarci che vinca a novembre. Speriamo vi unirete a noi”.

L’assenza di Michelle e Barack Obama tra i sostenitori di Kamala Harris era apparsa subito vistosissima. Al punto da alimentare illazioni su rapporti non proprio idilliaci tra la coppia e la vicepresidente e, soprattutto, destando dubbi sulla volontà del “vincente” Barack di intestarsi la causa elettorale della “perdente” Kamala. Che, come persino i dem ammettono, non ha vissuto un grandissimo quadriennio da vice di Biden e che non è mai apparsa al top del gradimento degli elettori. Ma la macchina da guerra dem (se sarà gioiosa, poi, lo si vedrà) s’è messa in moto. E gli Obama ne sono un ingranaggio troppo grande per decidere di fare un passo di lato.


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