Nuovo make-up al Castello di Miradolo e, da marzo a giugno, “Erbari d’autore”
Ha più di duecento anni di storia il Parco del Castello di Miradolo, dal 2007 sede della “Fondazione Cosso”. E, vista l’età, un buon maquillage non era di troppo. Maquillage quasi compiuto, poiché, annunciano dalla “Fondazione, nella primavera del 2025 si concluderà il progetto di “rinnovamento e manutenzione” straordinaria con cui la “Fondazione Cosso” ha ottenuto i fondi del “PNRR” del bando del “Ministero della Cultura”, finanziato dall’“Unione Europea” attraverso i fondi “NextGenerationEU”: ottavo nel centro-nord e primo in Piemonte nelle graduatorie degli investimenti dedicati alla valorizzazione di parchi e giardini storici. A San Secondo di Pinerolo sono arrivati più di 1milione e 800mila Euro investiti in azioni di “manutenzione ordinaria e straordinaria” della “componente vegetale e del “disegno storico”, oltre che di restauro delle “componenti impiantistiche”, di “ricerca storico-paesaggistica” e di “rinnovamento dei servizi” per i turisti ed i visitatori. Lavori essenziali per un’immagine ancor più fruibile e suggestiva del “Parco storico”, dal 2008 oggetto di particolare attenzione (all’interno di un sapiente progetto di “sostenibilità ambientale”) da parte di PaoloPejrone, uno dei più rinomati paesaggisti italiani, che (al fianco di Elettra Bordonaro, “architetto della luce” che ha invece firmato il magico progetto di illuminazione) dopo aver disegnato e progettato l’“Orto”, ha ridisegnato anche la “Corte aulica” del Castello e la zona antistante la “Serra”, con il rinfoltimento della collezione botanica, il ripristino delle antiche “Vaserie” e la selezione di arbusti idonei ad attrarre gli insetti “pronubi”, preziosi per la loro attività di impollinatori.
A fianco degli imponenti lavori incentrati sul progetto di “rinnovamento” del “Parco”, al “Castello” di via Cardonata (dove fino al prossimo 25 dicembre è visitabile la mostra “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro” che coinvolge tutti gli spazi del “Castello” e del “Parco”) già si sono accesi i motori per l’organizzazione della grande mostra primaverile “Di erbe e di fiori. Erbari d’autore. Da Bessler a Penone, da De Pisis a Cage”, a cura della “Fondazione Cosso” e di Roberto Galimberti, con la consulenza di Enrica Melossi e in programma da sabato 22 marzo a domenica 22 giugno del prossimo anno.
“Il percorso della mostra – spiegano gli organizzatori – intende costruire un confronto ‘impossibile’ tra alcune pagine di erbari storici con la visione di alcuni artisti che attorno alla riflessione sulla materia e sugli elementi della natura hanno costruito opere che sono specchio del proprio tempo e del presente”.
L’esposizione sarà, inoltre, accompagnata da un’inedita installazione sonora, a cura del progetto artistico “Avant-dernière pensée”, dedicata al brano “In A Landscape” di John Cage del 1948. Una lenta sequenza al pianoforte di note “omoritmiche”, separate tra loro dallo stesso intervallo, sembra sottolineare la possibilità di ascoltare e, insieme, di essere “dentro” l’ascolto, in un paesaggio sonoro da osservare con attenzione, da vicino, come un quadro o le pagine di un erbario. “Il sistema di diffusione del suono progettato per le sale espositive – spiega Roberto Galimberti – costruisce lo spazio, ne muta i confini percettivi e dialoga con la dimensione visiva, in un continuo controcanto in cui la cadenza dei suoni sembra confondersi con l’incedere dei passi di chi osserva”.
Parallelamente alla mostra si articolerà il progetto “Da un metro in giù”: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.
Per info: tel. 0121/502761 o www.fondazionecosso.com
Gianni Milani (ilTorinese.it)
Nelle foto: Maria Luisa Cosso e Paola Eynard, presidente e vicepresidente “Fondazione Cosso”, Paolo Pejrone
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