Esteri

Nuovo attacco Usa contro gli Houthi nello Yemen: colpita base radar

di Redazione -

epa11071825 People shout slogans and hold up weapons during a protest against a multinational operation to safeguard Red Sea shipping following US and UK airstrikes on Houthis military sites, in Sana'a, Yemen, 12 January 2024. According to the Houthis military spokesman Yahya Sarea, five Houthi fighters were killed and six others wounded in a total of 73 airstrikes carried out by the United States and the United Kingdom against several Houthis-controlled sites in Yemen in response to Houthis attacks in the Red Sea. The US Department of Defense had announced in December 2023 a multinational operation to safeguard trade and to protect ships in the Red Sea amid the recent escalation in Houthi attacks. Houthis vowed to attack Israeli-bound ships and prevent them from navigating in the Red Sea and the Bab al-Mandab Strait in retaliation for Israel's airstrikes on the Gaza Strip, according to Sarea. EPA/YAHYA ARHAB


Gli Usa hanno condotto nuovi raid contro i miliziani Houthi nello Yemen all’alba colpendo una postazione radar. E così alle 3:45 ora di Sana’a (1:45 in Italia) del 13 gennaio, le forze statunitensi hanno condotto un nuovo attacco.

Lo ha dichiarato il Comando Centrale degli Stati Uniti in un comunicato pubblicato su X. “Questo attacco è stato condotto dalla Uss Carney con missili Tomahawk da attacco terrestre ed è stato un’azione su un obiettivo militare specifico associato agli attacchi effettuati il 12 gennaio per ridurre la capacità degli Houti di attaccare i trasporti marittimi, compresi quelli commerciali”.

Come spiega un funzionario americano citato a condizione di anonimato alla Cnn, i raid dell’alba sono stati inferiori rispetto alla notte precedente, quando era stato condotto un attacco coordinato multinazionale contro 28 postazioni.

Si è trattato di un attacco unilaterale compiuto solo dagli Stati Uniti, come spiega la Cnn dopo che la Casa Bianca ha spiegato che si tratta di azioni finalizzate a evitare una escalation e un confronto diretto con l’Iran.


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