Esteri

Nuove sanzioni Ue contro la Russia. Da Roma armi a Kiev

di Ernesto Ferrante -


Il Consiglio Ue ha adottato il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per il conflitto in Ucraina. Sono 84 i nuovi soggetti sanzionati, di cui 54 persone fisiche e 30 persone giuridiche, tutte ritenute responsabili, a vario titolo, di minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.

Tra quelle fisiche, vengono colpiti, con il divieto di viaggio e il congelamento dei beni eventualmente detenuti nell’Ue, i militari accusati di aver bombardato l’ospedale pediatrico Okhmadyt di Kiev, dirigenti di società del settore energetico, i presunti responsabili della deportazione di bambini ucraini, chi si ritiene abbia aggirato i provvedimenti restrittivi varati in precedenza, nonché due alti dirigenti nordcoreani.

Nel mirino delle autorità europee è finita la cosiddetta “flotta ombra” di petroliere usata da Mosca per aggirare il price cap sul greggio, aggiungendo 52 natanti di Paesi non Ue alle navi bandite dai porti dell’Unione, 79 in totale. Stangata per 32 imprese che sostengono direttamente l’operazione militare speciale russa, con ulteriori restrizioni all’esportazione di merci a doppio uso, civile e militare.

Per tutelare le imprese europee dalle controversie in Russia, il Consiglio ha deciso di vietare il riconoscimento o l’esecuzione nell’Ue delle sentenze emesse dai Tribunali russi sulla base di un articolo del Codice di procedura arbitrale della Federazione Russa, che hanno impedito alla parte avversa di avviare o proseguire un procedimento in una giurisdizione diversa dalla Russia.

Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov ha definito “prematuro” parlare di un possibile dispiegamento di forze di peacekeeping in Ucraina, almeno per il momento e data la mancanza di dialogo con Kiev.

Mentre l’Italia ha dato il via libera ai nuovi aiuti militari all’Ucraina, il decreto sarà illustrato domani al Copasir dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente eletto degli Usa, Donald Trump, insiste sulla soluzione diplomatica: “La carneficina in Ucraina deve finire. Parleremo con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky”. “Zelensky vuole la pace”, ha assicurato il tycoon.


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