Nuova vita per la Cavallerizza Reale con il Polo delle Arti e un hotel
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato la variante al Progetto Unitario di Riqualificazione (P.U.R.) del complesso storico della Cavallerizza Reale.
E’ un passo importante per l’annunciata trasformazione della Cavallerizza in un polo culturale multifunzionale, un mix di attività pubbliche e private, segnando ufficialmente l’avvio del grande cantiere di recupero. A seguito del successivo passaggio in Consiglio Comunale, tutti i soggetti coinvolti -escluso Fondazione Compagnia di San Paolo il cui progetto era stato approvato nel mese di luglio- potranno infatti presentare i titoli edilizi necessari per dare il via ai lavori sulle porzioni di fabbricati di loro proprietà.
Il riassetto proprietario ha aggiornato le destinazioni delle rispettive Unità Minime di Intervento (U.M.I.) per il recupero del complesso.
In particolare, nella UMI 1 – Accademia Militare è prevista la realizzazione di una struttura alberghiera mentre nella UMI 2 e in una piccola porzione della UMI 1 (locali della ex Cappella) si prevede l’insediamento del cosiddetto Polo delle Arti, costituito dall’Accademia delle Belle Arti, dal Conservatorio Giuseppe Verdi e dalla Fondazione Collegio Universitario Einaudi. Gli immobili di proprietà dell’Università di Torino saranno destinati ad ospitare nuovi spazi per l’Ateneo. Negli immobili attualmente di proprietà della Città di Torino (U.M.I. 6 Cavallerizza Alfieriana) o che saranno ceduti nell’ambito delle attuazioni (UMI 3 Rotonda Castellamontiana e parte delle UMI 1, 2 e 7) è prevista la realizzazione di uno spazio polivalente dedicato alla ricerca e alla sperimentazione nel campo delle arti performative, attraverso interventi di restauro conservativo della Cavallerizza Alfieriana, del recupero della Rotonda, delle maniche al piano terra della corte delle Guardie e della manica della crociera verso via Verdi. Nell’U.M.I. 5 – Manica del Mosca, di proprietà della Fondazione Compagnia di San Paolo, si insedierà la nuova sede della Fondazione stessa, mentre nella UMI 10 Pagliere sono previste attività terziarie.
E si punta anche alla tutela ambientale. Infatti tra gli elementi distintivi della variante approvata spicca l’inclusione del cosiddetto Lotto Zero, un innovativo impianto geotermico che garantirà la climatizzazione sostenibile di tutte le U.M.I. del complesso. Le progettazioni ipotizzate sul Complesso ampliano l’offerta di funzioni pubbliche rispetto a quelle previste dal PUR approvato nel 2021, proponendo una riqualificazione orientata alla promozione culturale della Città, restituendo spazi alla fruizione della cittadinanza e dando luogo alla creazione del “polo culturale” auspicato nel percorso di redazione e approvazione del PUR.
(ilTorinese.it) fonte: TORINO CLICK
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