Attualità

Non era un taxi: la molesta e la picchia, lei si getta dall’auto

di Giorgio Brescia -


Non era un taxi, non era l’auto che aspettava per tornare a casa dopo una serata trascorsa fuori: quando una ragazza se n’è accorta, il conducente ha cominciato a molestarla e poi l’ha aggredita e picchiata. A quel punto la giovane donna si è gettata dall’auto in corsa per sfuggirgli. Il grave fatto è accaduto alla periferia di Napoli durante la notte scorsa. I poliziotti arrivati sul posto, sulla scorta della descrizione dei fatti, hanno rintracciato e arrestato l’aggressore.

Ad intervenire sul posto, gli agenti del Commissariato Polstato di Ponticelli allertati da una chiamata arrivata alla Sala operativa che segnalava una donna lanciatasi da un’auto in che percorreva via Fratelli Grimm. Raggiunta la zona, hanno raccolto il racconto della donna. Era salita a bordo di un’auto, convinta si trattasse del taxi che aveva chiamato e stava attendendo per fare rientro a casa. Durante il tragitto, il conducente aveva cominciato a toccarla tra le gambe e, al suo rifiuto di consumare un rapporto sessuale, l’aveva presa a schiaffi, sottraendole con forza il telefono cellulare mentre continuava ad importunarla. Così la ragazza, nel tentativo di sottrarsi all’aggressione, aveva aperto la portiera lanciandosi dall’auto in movimento.

Gli agenti di polizia, grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, sono riusciti a rintracciarlo, trovandolo in possesso degli effetti personali della vittima. Nell’automobile – particolare che ora ha avviato altre indagini – la polizia ha rinvenuto pure alcuni documenti di riconoscimento intestati ad altre persone dei quali l’uomo, un 38enne originario della provincia di Caserta, non ha saputo giustificare la provenienza e il possesso. Dopo l’arresto, è stato pertanto denunciato per il reato di ricettazione.


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