Politica

“Non c’è nulla da festeggiare Così Schlein sembra la Meloni”

di Edoardo Sirignano -

GIORGIO CREMASCHI POLITICO


“Scendiamo in piazza non solo contro una destra fascista e confindustriale che imitando Mussolini vuole abolire il Primo maggio, ma anche contro quei sindacati che non hanno difeso i lavoratori”. È quanto sostiene Giorgio Cremaschi, tra i fondatori di Potere al Popolo e già presidente del Comitato Centrale della Fiom, l’organizzazione dei metalmeccanici della Cgil.

Come sarà la sua “Festa dei lavoratori”?
Sarò a Bergamo con i facchini di Italtrans, bastonati dalla polizia. Spero che stavolta sia una giornata di lotta e non di concertoni.
La priorità è tutelare chi nel 2023 viene pagato quattro euro all’ora?
Saremo in strada contro il ritorno dello schiavismo. Siamo l’unico Paese dell’Occidente in cui sono calati i salari. Neanche nella Grecia, con tutta la crisi che ha avuto, ciò è avvenuto.
Perché?
Si è costruito un sistema creato ad hoc per abbassare gli stipendi. I gruppi dirigenti di Cgil, Cisl e Uil non sono stati in grado di fermarlo. Anzi, sono stati coinvolti nel palazzo. Tutti i minuti ogni lavoratore italiano effettua un confronto tra quanto succede in Francia e quanto non accade in Italia. Quando parlo di “primo maggio di lotta” voglio criticare il moderatismo delle principali sigle del sindacato nazionale, che non hanno più difeso i lavoratori. Hanno aiutato, al contrario, chi voleva attaccarli.
A Parigi si protesta perché Macron innalza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. In Italia si finisce di lavorare a 67 anni e nessuno dice niente…
Da oltre un ventennio si fa di tutto per rendere passivo il mondo del lavoro. Non è responsabile solo la destra, ma anche la sinistra, con la speciale collaborazione delle associazioni di categoria più famose. Landini, ad esempio, attacca Meloni dopo averla invitata al congresso della Cgil. Poteva tranquillamente non farla intervenire. In Francia non ci sono rivoluzionari, ma c’è semplicemente chi svolge il proprio mestiere.
Per quali ragioni chi dovrebbe tutelare i deboli non lo ha fa?
Abbiamo subito la cancellazione dell’art. 18, atto di puro fascismo, la legge Fornero e non ci sono state particolari reazioni. Gli operai, però, non hanno l’anello al naso. Ecco perché aumenta la sfiducia verso chi dovrebbe rappresentare delle istanze e non lo fa. Spero, che prima o poi, succeda qualcosa.
Una svolta dovrebbe esserci in una sinistra, ormai portavoce dei privilegiati…
La sinistra prevalente, quella liberista e non la mia, che ha perso e di cui mi onoro di far parte, ha fallito. Il Pd non è mai andato contro Confindustria. È normale che il metalmeccanico ha finito col credere che Meloni fosse progressista.
Schlein si presenta come paladina di quelle battaglie che una volta appartenevano ai compagni del Pci. È davvero così?
Elly è aria fritta gonfiata con i mantici dei mass media.
Tanti, intanto, lasciano il Pd perché lo ritengono casa di una “sinistra massimalista”…
La fuga dei centristi è la dimostrazione di quanto di destra siano i democratici. La verità è che quelli che oggi lasciano il Nazareno, nei fatti, sono sempre stati di Forza Italia. Il Pd, da anni, si muove come un partito di centrodestra.
I dem, però, non sono gli unici a calare il capo di fronte all’Europa…
La politica italiana, nell’ultimo trentennio, è stata deformata da una finta contrapposizione, risolta con l’esecutivo Meloni. Pareva che da un lato ci fossero gli europeisti, il centrosinistra e dall’altro le destre sovraniste. Questo governo ha fatto cadere la maschera. Giorgia ha dimostrato di essere serva della Nato e dell’Ue come le sue opposizioni. In Italia, c’è solo un regime, un partito unico degli affari. Bruxelles ci fa una guerra sociale e nessuno dice niente.
Come fa a sostenerlo?
Basta notare il presappochismo e la faciloneria con cui viene affrontato il ritorno del patto di stabilità, pur trattandosi di una catastrofe. Dal 2024 ci saranno solo tagli. La politica non ha il coraggio di dire da dove si prende i soldi. A mio parere, sarà penalizzato soprattutto il sociale e una sanità al collasso. L’Europa non può e non deve proporci un memorandum come quello della Grecia. Trovo ancora più scandaloso chi fa finta che non sia così. L’Ue ci prepara a lacrime e sangue e tutti gli sorridono. Da Elly e Giorgia, non ci sono differenze.
A proposito della premier, come giudica la scelta di tenere un Cdm il primo maggio?
Non mi sorprende. Basta leggere i libri di storia. C’era una grande differenza tra Hitler e Mussolini: il primo conservò la festa del primo maggio, mentre il secondo la abolì. Il fascismo italiano, d’altronde, non ha mai smesso di essere confindustriale. Meloni conserva solo la tradizione.

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