Pallonomics

Le scarpe nuove dell’Imperatore

di Giovanni Vasso -


Nikola Jokic non aveva, finora, una sua linea di scarpe. La Nike, che gli passava le sneakers, non ci ha mai creduto in lui. Così attenta a valorizzare le differenze, l’azienda non ha colto la peculiarità del campionissimo serbo, trascinatore dei Denver Nuggets che ha portato, per la prima volta nella storia, a vincere l’anello Nba. Quella, cioè, di avere un ragazzo normale dotato però di un talento così grande da far sembrare tutto ciò che fa di una normalità sconcertante. Nikola Jokic, finora, non aveva una sua linea di scarpe. Fatto che, a un pubblico europeo, dice poco. Un campione non si giudica da questi particolari. Eppure, in America, non è così. Non sei un vero top player fino a che non c’è un’azienda che ti ricopre di dollari per mettere la tua firma su delle sneakers. Da ora, però, anche lui ha un marchio che ha creduto nelle sue potenzialità non solo cestistiche ma anche economiche. Solo che, Nikola Jokic, dovrà accontentarsi: invece dei dollari, dovrà “accontentarsi” di una cascata di yuan.

Il due volte Mvp serbo, infatti, ha firmato un accordo con il brand cinese di 361 Degrees. Si tratta di un’azienda in forte ascesa che punta forte sul basket e che, dopo essersi imposta in Asia e dopo aver investito in Europa, ora punta al bersaglio grosso, cioè al mercato americano. L’azienda è giovane, quest’anno ha compiuto vent’anni, ed è stata fondata nel 2003. Di certo non si tratta di una coincidenza banale. La fondazione di 361 Degrees si sovrappone, quasi perfettamente, all’epopea Nba del più brillante e iconico talento cestistico che la Cina abbia mai espresso, Yao Ming, che proprio nel 2003, mentre era alla seconda stagione con gli Houston Rockets, fu nominato, per la prima volta, nell’Nba All-Star dopo aver ottenuto la convocazione negli All-Rookie di quello stesso anno. I cinesi 361 Degrees, che hanno festeggiato, un anno fa, un autentico salto in alto del loro fatturato (+17%), hanno già sotto contratto un’altra stella di Denver, Aaron Gordon, che, con il brand asiatico, ha già lanciato la quarta edizione delle sue sneakers.

Adesso tocca a Nikola Jokic, il Joker dell’Nba, mettere il suo volto su un paio di scarpe. Il debutto in campo, per le nuove scarpe, è stato già un successo coi Nuggets che si sono imposti sui Toronto Raptors 114-103. La scelta di accettare l’offerta cinese, solo apparentemente, è divisiva in un momento storico di forte tensione tra gli Stati Uniti e Pechino. Rappresenta, invece, un vero e proprio limite delle aziende Usa (e occidentali) rispetto ai competitor cinesi. Che, ancora una volta, approfittano delle falle di sistema per imporsi sul mercato. La Nike ha offerto linee di scarpe a tantissimi atleti. Ma s’è lasciata sfuggire il due volte Mvp dell’Nba. Forse lo ha ritenuto troppo divisivo, forse non è bastata la dichiarazione d’amore (virale in rete, la trovate praticamente ovunque) recitatagli, in serbo, da una leggenda come Shaquille O’Neal (peraltro neo presidente della divisione basket di Reebok), per offrirgli una “promozione”. Con l’ingaggio di Jokic, i cinesi rischiano di imporsi nel più americano dei campionati, nel più americano dei mercati. Sconvolgendone, definitivamente, quello sciovinismo che pure caratterizza l’approccio americano alla pallacanestro. Non è mica una novità: ammettere che un europeo come Jokic sia un protagonista assoluto dell’Nba e non l’affidabile comprimario di chissà quale campionissimo cresciuto sui playground, è roba che punge l’orgoglio Stars & Stripes. Se n’è accorto anche Sports Illustrated che si chiede se non sia giunta l’ora di iniziare a considerare il centro serbo, a patto che vinca almeno un altro campionato, tra i migliori di sempre in un ruolo che, negli Stati Uniti, è a dir poco affollato di leggende: da Bill Russell a Kareem Abdul Jabbar passando per lo stesso Shaq.

Ma questa è un’altra storia. È la storia delle scarpe nuove dell’imperatore Nikola. Magari chissà, qualcuno tra qualche anno riscriverà la fiaba, capovolgendo l’originale di Hans Christian Andersen sul campionissimo che nessuno voleva vedere ma che s’impose a suon di magie sui parquet di tutta l’America. Ah, le scarpe, le 361 Nikola Jokic Big3 III Future Cqt sono già in vendita. Al prezzo di lancio di “soli” 299 dollari.


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