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Nike copre d’oro il Brasile: l’accordo record per la Seleçao

di Giovanni Vasso -


Manca il talento ma al Brasile non mancheranno i denari: Nike ricopre d’oro i carioca e rinnova l’accordo con la Federcalcio sudamericana. L’intesa è di quelle record: ogni anno, l’azienda americana verserà 95 milioni di dollari a cui andranno aggiunti eventuali bonus legati al raggiungimento degli obiettivi sportivi. Il contratto, che era in scadenza nel 2026, adesso durerà fino al 2038. Svenandosi, Nike è riuscita a difendere dall’assalto di Adidas il diritto a posizionare lo swoosh sulle maglie del Brasile, il “suo” cliente pallonaro più prezioso. Infuriati per lo scippo della sponsorizzazione tecnica della Germania, i tedeschi avevano tentato di render la pariglia ai rivali. S’era parlato, a ottobre scorso, di un’offerta da cento milioni annui per piazzare le tre strisce sulla casacca verde-oro. Offerta rispedita al mittente. Per Nike, mantenere l’accordo col Brasile era una missione di straordinaria e fondamentale importanza. L’azienda americana, per colpa di alcune scelte rivelatisi sballate (come, per esempio, tentare una sorta di ritirata dai negozi fisici per vender scarpe online e il boomerang dell’essersi schierata su posizioni woke fin dai tempi di Colin Kaepernik che ha diviso l’America), sta rischiando grosso e sta subendo la concorrenza, forsennata e qualificata, di altri di marchi rampanti di abbigliamento e calzature sportive subendo l’onta di perdere quote di mercato proprio in quella nicchia che l’ha vista nascere e prosperare: la corsa.


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