Esteri

Netanyahu vede Biden tra dubbi e incertezze

di Ernesto Ferrante -


“Israele resterà il più importante alleato di Washington in Medio Oriente a prescindere da chi verrà eletto presidente”, lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, partendo per la visita istituzionale a Joe Biden negli Stati Uniti.

Il capo di governo Netanyahu oggi vedrà il presidente Joe Biden e la vice presidente Kamala Harris, mentre giovedì terrà un discorso al Congresso. Atteso inoltre un incontro con Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca. Shelly Shem Tov, la madre dell’ostaggio Omer Shem Tov, ha deciso di unirsi al viaggio.
“Per 290 giorni non ho lasciato i confini del Paese, aspetto il momento in cui riceverò la telefonata di Omer mentre torna a casa”, ha affermato la donna, aggiungendo: “Nove mesi di attesa che mi venga restituito, questa volta ho deciso di agire. Ascolto sempre il mio istinto, Omer non è più attaccato da un cordone ombelicale ma lo sento e lui mi invita ad agire. Sto volando per riportare a casa il mio Omer. Sto volando per gridare il mio pianto e quello di tutte le famiglie degli ostaggi. È tempo di firmare l’accordo per riportarli a casa”.

Israele potrebbe ritardare i colloqui con Hamas su un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza fino alle elezioni presidenziali americane di novembre, poiché il primo ministro israeliano ritiene che dopo le elezioni negli Stati Uniti la posizione di Washington sul conflitto potrebbe cambiare, ha riferito Politico, citando un diplomatico del Medio Oriente.
“La nostra valutazione è che Netanyahu voglia guadagnare tempo fino alle elezioni di novembre”, ha detto il diplomatico al giornale. Netanyahu potrebbe anche posticipare i negoziati nel tentativo di compiacere i membri di estrema destra del governo o nella convinzione che il movimento islamico di resistenza sia ormai troppo indebolito, si legge nel rapporto.

Le operazioni nella città di Khan Younis, nel sud dell’enclave palestinese, hanno causato 38 decessi, secondo le autorità sanitarie e un conteggio dei cadaveri fatto da un giornalista di Associated Press. Lo scrive l’agenzia statunitense. Al-Jazeera arabic riporta un bilancio più pesante: 45 morti. L’attacco è avvenuto pochi minuti dopo che un portavoce militare israeliano su X aveva emesso nuovi ordini di evacuazione, invitando i residenti della zona a fuggire nella vicina al-Mawasi.


Torna alle notizie in home