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“Nessuno ha vinto”. Macron vuole: “Una maggioranza plurale, idee e programmi davanti alle persone, il premier dopo un compromesso”

di Angelo Vitale -


Il presidente francese Emmanuel Macron ritiene che ”nessuno abbia vinto” le elezioni legislative anticipate convocate da lui all’indomani della sconfitta alle europee. Lo ha scritto in una lettera aperta ai francesi. ”Se l’estrema destra è arrivata prima al primo turno con quasi 11 milioni di voti, avete chiaramente rifiutato di farle entrare nel governo”, ha scritto Macron rivolgendosi ai francesi nella lettera. Un’affermazione già data dai numeri di domenica sera. E non a caso ripresa dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni nel suo commento al voto.

”Nessuna forza politica ha vinto e ottenuto da sola una maggioranza sufficiente e i blocchi o le coalizioni che sono emerse da queste elezioni sono tutti in minoranza”, ha dichiarato il capo dell’Eliseo, rivolgendo un appello a ”tutte le forze politiche che si riconoscono nelle istituzioni repubblicane” a ”impegnarsi in un dialogo sincero e leale per formare una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il Paese”. In una lettera aperta il capo dell’Eliseo ha invitato a mettere ”idee e programmi davanti a posizioni e personalità” particolari. Un modo per rintuzzare la sinistra, socialista e radicale, che già si fa avanti per proporre “semplicemente” un proprio leader come premier. Inseguendo quasi i desiderata dell’opposizione al nostro governo che da domenica, dall’Italia, suggerisce alla Francia un modello Ulivo nel segno dell’esperienza di coalizione che fece vincere Romano Prodi.

Con la lettera, Macron continua a prendere tempo sulla nomina di un nuovo premier, dopo aver respinto le dimissioni presentate da Gabriel Attal. E spiega che nominerà un primo ministro solo dopo che le forze repubblicane avranno ”raggiunto un compromesso” nel rispetto di ”alcuni grandi principi per il Paese”.

Aggiungendo che ”è sulla base di questi principi che deciderò la nomina del primo ministro. Ciò significa dare un po’ di tempo alle forze politiche per costruire compromessi con serenità e rispetto per tutti”. Nel frattempo e ”fino ad allora”, ha spiegato, “l’attuale governo continuerà a esercitare le proprie responsabilità e poi si occuperà degli affari correnti come richiede la tradizione repubblicana”.


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