“Nazista!”: a Buenos Aires la vice di Milei contestata alla messa per Bergoglio (IL VIDEO)
Aveva postato il suo cordoglio sui social per “la dolorosa dipartita” di Francesco, “primo Papa americano della Storia sorto dalla nostra Patria”, “verso la Casa del Signore”, al termine della messa di suffragio celebrata a Buenos Aires nella chiesa del quartiere in cui era nato il pontefice e affidata all’arcivescovo di Buenos Aires Jorge Garci’a Cuerva, la vice del presidente argentino Javier Milei, Victoria Villarruel, è stata contestata all’uscita dalla basilica di San Josè de Glores al grido di “portatela via” e “nazista”. Contestazione che potrebbe avere due origini. Una, palese, da parte degli attivisti che da qualche anno ne contestano l’operato. L’altra, più sibillina e solo un’ipotesi eventualmente da dimostrare, addirittura fomentata trasversalmente da sostenitori del presidente Javier Milei.
La presidente del Senato e vice del presidente argentino, che ha da tempo con lui rapporti esclusivamente formali se non gelidi, stava raggiungendo l’auto quando dalla folla si sono levati cori offensivi e minacciosi: “Come per i nazisti, ti verremo a cercare ovunque andrai”, si sente nei video diffusi dai media argentini (uno lo pubblichiamo qui sotto, ndr). Villarreul, avvocata 50enne, è presa di mira dagli attivisti perché accusata di revisionismo di Stato sui crimini della dittatura militare.
Eletta deputata nel 2021 con il 17,04% dei voti a Buenos Aires per la coalizione di estrema destra La Libertad Avanza di Javier Milei, l’anno successivo è diventata presidente del Partito Demócrata di Buenos Aires, dimettendosi pubblicamente nel giugno di un anno fa.
Figlia di un ufficiale militare, è nota per posizioni revisioniste sulla dittatura argentina e suoi crimini avvenuti tra il 1976 e il 1983. Ha incontrato l’ex dittatore Jorge Rafael Videla e sostenuto cause legali a difesa di militari accusati di crimini durante il regime. Nel 2020 aveva firmato il documento di Vox che descrive i gruppi di sinistra latinoamericani come “nemici” delle democrazie.
Villarreul non è nuova a contestazioni: durante un comizio al Luna Park nel novembre del 2021 un manifestante aveva tentato di salire sul palco mentre parlava alla folla.
Le tensioni tra lei e Milei sono pubbliche, con il presidente che ha dichiarato un rapporto “completamente rotto” e l’ha accusata di assenze alle riunioni di governo.
Lei, in questi anni, ha mantenuto un profilo autonomo, incontrando leader come Mauricio Macri e promuovendo iniziative distinte dall’esecutivo, come l’audit delle indennità alle vittime della dittatura e la rimozione di busti di esponenti kirchneristi dal Senato.
Le ultime indagini giudiziarie che hanno coinvolto il presidente argentino hanno rinfocolato le polemiche della vice di Milei rendendole ancor più esplicite: ha definito il presidente un “povero prosciutto” condizionato dall’influenza di sua sorella Karina, consigliera chiave del fratello.
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