Nations League, delusione Italia: ora è tutto da rifare
ROBERTO MANCINI ALLENATORE
Italia, ancora una delusione. Contro la Spagna, la nazionale di Roberto Mancini coglie un altro dispiacere. E pure la “coppetta” della Nations League, l’ultima consolazione possibile, svanisce. In finale ci vanno le Furie Rosse che affronteranno la Croazia di quel piccolo gigante gentile dai piedi fatati che risponde al nome di Luka Modric.
Per gli azzurri la semifinale di Enschede, in Olanda, si mette subito in salita, al terzo minuto di gioco. Uno svarione difensivo targato Bonucci mette Yeremy Pino a tu per tu con Gigio Donnarumma che non può nulla sul tiro piazzato e preciso del puntero spagnolo. Passano altri otto minuti e una “schiacciata” in area di Le Normand sulla spizzata di Zaniolo induce l’arbitro a chiamare un rigore sacrosanto. Calcia Immobile e segna. È pari. Al 21esimo, l’Italia passerebbe in vantaggio se non fosse però che Frattesi era in posizione di fuorigioco. A decidere la partita è stato, verso la fine dell’incontro, un tiro potente, da fuori area, di Rodri che ha impattato su un difensore italiano, s’è impennato trasformandosi in un cioccolatino per Joselu, solo davanti a Donnarumma e tenuto in gioco da Acerbi, poco reattivo sull’occasione.
La partita finisce così, 2-1. La Spagna risolve la crisi e il ct De La Fuente salva la panchina, messa in discussione dalla sconfitta patita contro la Scozia e dal fatto che le Furie Rosse, in realtà, sono in continuo assetto sperimentale. L’Italia, invece, precipita nel baratro. Roberto Mancini ha passato il match a rampognare i suoi. Le braccia aperte del commissario tecnico sono diventate il simbolo dell’ennesima sconfitta azzurra. La nazionale, ora, dovrà affrontare domenica i padroni di casa olandesi per la finalina di consolazione. Puntare al terzo posto per salvare la faccia. Ma adesso c’è da rifondare. Le polemiche, come sempre, non mancano.
Andrea Lovoi
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