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Nasce L’identità della Sicilia, Cerno: “L’Isola sarà il nuovo Nord”

di Redazione -


L’identità sbarca in Sicilia. Il quotidiano lancia un’edizione dedicata all’Isola, con una prospettiva capovolta rispetto alle edizioni locali di altri quotidiani. Le prime pagine sono dedicate alla Sicilia, quelle nazionali ed estere sono a seguire. Il nuovo progetto è stato presentato a Palermo dal direttore responsabile del quotidiano, Tommaso Cerno, dal condirettore Alessio Gallicola e del responsabile dell’edizione siciliana Salvatore Cannata.

“Quando nasce un giornale è come se nascesse un bambino, quindi è una festa bellissima – spiega Cerno in un’intervista all’Italpress -. La Sicilia è il luogo da cui riparte la narrazione giornalistica del Paese. Ogni giorno sentiamo queste parole: energia rinnovabile e Mediterraneo. La Sicilia sarà il luogo del futuro dell’Italia, il nuovo Nord. Rovescerà la carta geografica quando ci renderemo conto che le rinnovabili saranno sempre di più una realtà, quando il petrolio comincerà a essere qualcosa che se ne va. Il vento, il mare, il sole sono qui. Come qui ci sono le migrazioni che sono certo un problema, ma sono anche la prova che il mondo nuovo passa di qua. Quindi noi abbiamo ragionato al rovescio rispetto al classico giornale e abbiamo detto che dobbiamo andare a raccontare questo territorio da qui”.

IL VIDEO: Tommaso Cerno presenta L’Identità della Sicilia

Il linguaggio dell’identità della Sicilia sarà “quello dei fatti. La Sicilia ha una narrazione di sé che anche la politica ha assecondato per lasciare ferme le cose. Questo è durato troppo tempo, ma c’è una vitalità, un coraggio, un senso civile in questo luogo più grande che nel resto d’Italia. Ci sono delle aziende straordinarie in Sicilia, ci sono delle persone che hanno costruito qui dei modelli che riguardano proprio il futuro, l’energia, la progettazione, l’ingegneristica, molto più avanzate di quelle del Nord Italia, che fanno fatica a entrare nel dibattito del paese, a trovare il loro spazio nel sistema di potere finanziario e politico italiano”.

L’edizione cartacea è affiancata da quella digitale e multimediale, ed è pronta ad affrontare anche altre sfide dell’innovazione. “Abbiamo anche un progetto sull’intelligenza artificiale, moderata dall’umanesimo del giornalismo, altrimenti quando arriverà da sola sarà troppo tardi – spiega Cerno -. Abbiamo l’idea tecnologica, però abbiamo anche la sacralità del giornale. La carta è anche il feticcio e anche il rispetto della storia del giornalismo che noi proponiamo. Lanciamo grandi promozioni di abbonamento, per cui il giornale ti arriva a casa entro le 11 di mattina, bello incellofanato, che non si bagna se piove, stampato bene. Con un po’ di sacralità, perché i giovani possono anche sapere cosa dice L’identità prima di averlo in mano, con il digitale, ma quando vedono che c’è il rispetto per la carta sono capaci di prendere il vintage e trasformarlo in qualcosa di propulsivo per il domani. Il giornale è un’arma per dire chi sei, per dire che sei libero, che rifletti. Io confido molto nei giovani”.

“Siamo orgogliosi che nasca dal Sud un progetto del genere, che speriamo di poter estendere ad altre realtà. La Sicilia è uno snodo fondamentale tra Europa e Africa, tutti i giorni proveremo a raccontarlo”, ha sottolineato Gallicola nel corso della presentazione, mentre Cannata ha definito il quotidiano “una finestra sulla Sicilia, che ha l’obiettivo di raccontare aspetti spesso nascosti di questa realtà”.


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