Torino

Mutazioni genetiche, dall’esempio di Angelina Jolie e Bianca Balti una nuova sala operatoria

di Redazione -


Alla Città della Salute e della Scienza di Torino, ospedale Sant’Anna, è stata attivata una nuova sala operatoria dedicata alla chirurgia profilattica per donne portatrici di mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2. Questo servizio si affianca all’ambulatorio di Patologia Eredo-Familiare già attivo dal 2018, creando un percorso integrato e altamente specializzato.

Le pazienti con queste mutazioni hanno un rischio elevato di sviluppare tumori mammari e ginecologici, e la possibilità di sottoporsi a interventi preventivi, come la mastectomia e l’annessiectomia, rappresenta una risorsa fondamentale. Il primo intervento è stato effettuato su una donna di 45 anni con mutazione BRCA2 e una storia familiare significativa di tumori.

In Piemonte si stimano circa 13.709 donne portatrici di mutazioni BRCA, con un’incidenza di 1 ogni 155 abitanti. Solo il 10% di queste è stato finora identificato tramite test genetici. ACTO Piemonte ha definito l’apertura della sala operatoria come un traguardo importante, frutto della collaborazione tra istituzioni e operatori sanitari.

Testimonianze pubbliche, come quella di Bianca Balti che ha scelto la mastectomia preventiva, hanno contribuito a sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Elisa Picardo, presidente di ACTO Piemonte, afferma: “Questo traguardo rappresenta una vittoria per tutte le donne che convivono con una mutazione genetica e che, grazie ad un percorso dedicato e multidisciplinare, possono affrontare il loro rischio con maggiore consapevolezza e serenità”.

Saverio Danese, direttore della Ginecologia e Ostetricia 4, aggiunge: “L’obiettivo è offrire alle pazienti un percorso chiaro e strutturato, in cui la prevenzione chirurgica non sia solo un’opzione, ma una scelta consapevole supportata da un team multidisciplinare dedicato”.

Flavia Pirola, direttrice sanitaria della struttura, sottolinea: “La nuova sala operatoria dedicata permetterà di ottimizzare i tempi di intervento e garantire alle pazienti un’assistenza multidisciplinare all’interno di un percorso strutturato […] Il supporto psicologico, in particolare, riveste un ruolo cruciale nel guidare le pazienti in scelte complesse, assicurando un accompagnamento personalizzato prima e dopo l’intervento”.

ilTorinese.it


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22 Apr 2025