Attualità

Aiuto Musk a Farage: i rumors su 100 milioni di dollari a ReformUk

di Dave Hill Cirio -


“E’ il momento di una riforma massiccia in Gran Bretagna”: parole di Elon Musk dopo aver incontrato Nigel Farage per discutere di una donazione di 100 milioni di dollari al partito di destra da lui guidato nel Regno Unito. Lunedì scorso il leader del partito Reform Uk – oltre quattro milioni di voti e cinque seggi nella Camera dei Comuni dopo le recenti elezioni – ha incontrato Musk, in compagnia del suo tesoriere Nick Candy, presso la sede centrale del presidente eletto Donald Trump in Florida ove ha espresso la disponibilità a collaborare con il partito laburista per l’intrattenimento dei rapporti con la prossima amministrazione Usa.

La notizia arriva in un momento in cui si fanno più insistenti, ancorché negate formalmente dallo stesso Farage agli inizi del mese, le voci secondo cui Musk starebbe pianificando di intervenire massicciamente nella politica del Regno Unito con una donazione a nove cifre, pari a 79 milioni di sterline. Una notizia che viene ora messa in relazione con quelle diffuse quando, negli anni passati, il leader del partito riformista inglese aveva criticato personaggi politici americani per essersi intromessi nella politica britannica, attaccando per esempio l’allora presidente Barack Obama – “si è comportato in modo vergognoso”, disse – quando aveva lasciato intendere che il Regno Unito sarebbe stato “in fondo alla coda” per un accordo commerciale con gli Stati Uniti se avesse votato per la Brexit.

Ora lo stesso Farage – su Telegram – ha scritto: “Inevitabilmente, in seguito a così intense speculazioni mediatiche, abbiamo discusso la questione delle donazioni, ci saranno trattative in corso su questo punto”.

Farage ha descritto il suo incontro di un’ora con Musk presso il resort Mar-a-Lago di Donald Trump come “fantastico” e “storico”. Intanto, ciò che preme di più ai media britannici continua ad essere la questione di una possibile e massiccia donazione di Musk a Farage, peraltro formalmente impossibile considerato che Musk non ha la cittadinanza inglese e potrebbe provvedervi solo attraverso la filiale di X nel Regno Unito. Anche su questo particolare, molti i rumors, arrivati a lambire anche il padre di Musk, Errol, al quale viene attribuita la conferma dell’intento del figlio di acquisire quanto prima la cittadinanza inglese.

Indiscrezioni che fanno gioco alla comunicazione politica di Farage e del suo partito, che non manca di sottolineare come il governo – secondo Farage intimorito dal proposito di Musk – intenda quanto prima procedere ad una riforma del sistema delle donazioni alla politica.


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