Attualità

Una scarica di taser e muore: aveva chiamato lui stesso i carabinieri

di Angelo Vitale -


La Procura della Repubblica di Bolzano ha aperto un’inchiesta per accertare le cause reali del decesso di un uomo in Alto Adige colpito da una scarica di taser. L’uomo è morto la notte scorsa, a seguito di un improvviso malore, dopo che i carabinieri, per fermarlo, hanno usato il taser, l’arma a impulsi elettrici il cui utilizzo è stato avviato in Italia a partire dal marzo 2022. Era stato lui stesso ad allertare i militari della Compagnia di Vipiteno, segnalando la presenza di persone ignote all’esterno della sua stanza.

Uno stato di evidente agitazione, il suo, che i carabinieri hanno pensato di affrontare colpendolo con una scarica di taser. Subito dopo, il decesso dell’uomo, constatato dagli stessi operatori sanitari intervenuti sul posto.

Più precisamente, l’uomo avrebbe continuato, al telefono con la centrale operativa dell’Arma anche in presenza dei carabinieri, continuato a segnalare allarmato la presenza di estranei all’esterno della sua stanza, in realtà i carabinieri.

Poi, si sarebbe gettato da una finestra, da due metri e mezzo, per poi rialzarsi e cercare di aggredire i militari. A questo punto, la scarica del taser in dotazione alla pattuglia e il suo decesso.

Nel marzo di un anno fa, un summit aveva analizzato la sperimentazione in corso del taser, registrando che fossero in quel mese 5mila i dispositivi in dotazione tra le squadre di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza in tutta Italia, mentre in circa 200 Comuni le forze di Polizia locale lo utilizzano quotidianamente. 


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