Auto, Il piano di Ursula: slittano le multe green ma gli obiettivi Co2 restano
epa11595807 European Commission President Ursula Von der Leyen reacts during a meeting with Finnish Prime Minister Petteri Orpo (not pictured), as part of his visit to Brussels, Belgium, 10 September 2024. EPA/OLIVIER HOSLET
Da Von der Leyen una mano tesa, ma non troppo, all’industria automobilistica europea: slittano le multe green ma i piani restano invariati. La presidente della Commissione Ue ha rivelato che l’esecutivo ha intenzione di evitare di stangare le case automobilistiche europee che si ritrovano di fronte al pericolo di dover pagare multe salatissime perché non hanno venduto abbastanza auto elettriche. Si passa da uno a tre anni per adeguarsi. Nell’evidente tentativo, e speranza, che il mercato dell’elettrico si riprenda: “E’ la transizione verso una mobilità pulita. C’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi riguardo alle emissioni di Co2. Come sappiamo, il principio chiave qui è l’equilibrio. Da un lato – ha rilevato von der Leyen – abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per i first mover, le imprese che hanno fatto i loro compiti a casa con successo. Ciò significa – ha sottolineato la presidente della Commissione – che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati riguardo al percorso di riduzione delle emissioni di Co2”. Se questa è la premessa ”dall’altro lato – ha continuato von der Leyen -, dobbiamo ascoltare le voci e le parti interessate che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili, e neutralità tecnologica, soprattutto quando si tratta degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di non conformità”. Voci che, peraltro, le sono giunte direttamente dal suo stesso partito, il Ppe, che domenica le ha chiesto di ripensare l’obiettivo del ban al motore termico nel 2035, una vera e propria pietra angolare del Green Deal Ue. “Per affrontare questo punto in modo equilibrato – ha annunciato la presidente della Commissione -, proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di Co2 questo mese: invece della conformità annuale, le aziende avranno tre anni, Gli obiettivi – ha precisato von der Leyen – rimangono gli stessi, le imprese devono rispettare i propri obiettivi. Ma significa che c’è più spazio di manovra per l’industria. Significa anche più chiarezza e senza modificare gli obiettivi concordati”. La presidente crede di aver trovato un’ottima soluzione di compresso: “Sono certa che un emendamento così mirato potrebbe essere concordato rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue, perché ovviamente ha senso solo se concordato rapidamente. Allo stesso tempo – ha concluso -, ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione riguardo al 2035 con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale”.
Esulta la Lega, il capodelegazione a Strasburgo, Paolo Borchia, ora chiede di accelerare: “Sanzioni ai produttori auto scongiurate per quest’anno, l’Europa ancora una volta si accorge dopo anni che aveva ragione la Lega, che con i suoi alleati ha sempre criticato le follie green di questa Commissione. Bruxelles sta facendo marce indietro su moltissime sue proposte, multe, Green deal, Nutriscore, immigrazione, intelligenza artificiale, sta dicendo quello che noi dicevamo cinque anni fa, e chissà su quali altri temi scoprirà che i suoi diktat e i suoi estremismi erano sbagliati”. Borchia, però, non dimentica: “Dov’era Von der Leyen, dov’era la maggioranza che l’ha sempre sostenuta, quando la Lega li metteva in guardia sulle loro politiche dannose per imprese, lavoratori e famiglie? Ora lavorare per azzerare tutte le eco follie anti italiane”.
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