Mosca minaccia Kiev: “Risponderemo a lancio Atacms”
Le forze armate russe hanno reso noto di aver intercettato otto missili Atacms di fabbricazione americana lanciati dall’esercito ucraino contro la regione di Belgorod.
“I mezzi di difesa aerea hanno abbattuto otto missili Atacms di fabbricazione americana e 72 droni”, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca senza indicare se l’attacco degli abbia provocato o meno vittime o danni materiali.
La Russia ha minacciato una reazione contro l’Ucraina in risposta all’attacco condotto con gli Atacms. In una nota, il ministero della Difesa ha fatto sapere che “queste azioni del regime di Kiev, sostenuto dai suoi tutori occidentali, saranno oggetto di rappresaglia”.
Volodymyr Zelensky auspica che l’”imprevedibilità” di Donald Trump possa contribuire alla fine della guerra. In un’intervista alla tv, il presidente ucraino ha detto: “Credo che lui sia forte e imprevedibile. Mi piacerebbe molto che l’imprevedibilità del presidente Trump fosse diretta principalmente verso la Federazione russa”.
Zelensky ha tuttavia ammesso di ritenere che non sarà possibile porre fine a quasi tre anni di conflitto in un solo giorno, a differenza di quanto il presidente eletto degli Stati Uniti ha assicurato durante la sua campagna elettorale. “La fase ‘calda’ della guerra può finire abbastanza rapidamente, se Trump è forte nella sua posizione”, ha sottolineato, riferendosi alla volontà del leader repubblicano di mediare tra le parti per arrivare a un accordo.
Il presidente ucraino ha confermato la sua volontà di entrare nella Nato: “Il dispiegamento di truppe europee (per mantenere la pace in Ucraina) non dovrebbe escludere il futuro dell’Ucraina nell’Alleanza”. Una prospettiva, questa, che il Cremlino non potrebbe mai accettare.
Il ministro della Difesa Usa, Lloyd Austin, presiederà giovedì prossimo alla base di Ramstein, in Germania, una riunione del Gruppo di contatto per l’Ucraina, l’ultima sotto l’amministrazione Biden. A riportarlo è Politico, ricordando che si tratta della 25esima riunione del Gruppo che riunisce oltre 50 Paesi dall’inizio dell’operazione militare speciale russa, a febbraio 2022. Il “Ramstein format” è guidato dal Pentagono. Non è ancora chiaro se Trump lo riproporrà.
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