Mosca, esplode monopattino: ucciso in un attentato il capo dipartimento per le armi nucleari
Fonti russe, ritenute vicine agli ambienti delle forze di sicurezza, hanno fatto sapere che Igor Kirillov, capo del dipartimento per le armi nucleari e chimiche delle forze armate russe, è rimasto vittima di un attentato a Mosca, con un ordigno esplosivo posizionato su un monopattino. L’esplosione ha coinvolto il generale, figura di spicco nell’apparato militare russo, noto anche per essere stato sottoposto a sanzioni internazionali da parte della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. Le accuse rivoltegli includevano il presunto utilizzo di armi chimiche in operazioni militari sul territorio ucraino.
Secondo quanto riferito dai canali Telegram di Mosca, l’esplosione del monopattino avrebbe provocato ingenti danni non solo all’interno della residenza, ma anche nelle immediate vicinanze: L’esplosione avrebbe infatti divelto la porta d’ingresso dell’abitazione, mandato in frantumi i vetri delle finestre e danneggiato l’automobile ufficiale del generale, parcheggiata nei pressi dell’edificio. Alcuni sui social media ipotizzano che l’attacco possa essere stato eseguito a distanza, senza che l’attentatore o eventuali complici si trovassero nelle vicinanze visive.
Igor Kirillov, 54 anni, deteneva la carica di capo del dipartimento per le armi nucleari e chimiche delle forze armate russe dal 2017. Durante la sua carriera, aveva contribuito allo sviluppo del sistema di lanciafiamme pesante TOS-2, noto anche con il nome “Tosochka”. Inoltre, il generale aveva avuto un ruolo nella gestione della pandemia di Covid, una responsabilità che gli valse ulteriore visibilità all’interno del panorama militare e politico russo. È significativo notare che Kirillov compariva nella lista delle sanzioni internazionali per il suo coinvolgimento nella cosiddetta “Operazione Militare Speciale” (SVO), lanciata in Ucraina.
Nel marzo 2022, durante un’importante conferenza stampa presso il Ministero della Difesa russo, Igor Kirillov aveva presentato documenti e prove secondo cui laboratori biologici finanziati dal Pentagono in Ucraina avrebbero sviluppato programmi segreti volti a diffondere armi biologiche all’interno del territorio russo. Kirillov aveva sostenuto che questi progetti prevedevano l’utilizzo di pipistrelli e uccelli come vettori biologici per la diffusione di microrganismi patogeni. A supporto delle sue dichiarazioni, il generale aveva citato presunti documenti ufficiali del Ministero della Salute ucraino contenenti istruzioni dettagliate sulla distruzione di agenti patogeni.
Secondo fonti ufficiali del Cremlino, dietro l’attentato ci sarebbe l’intelligence ucraina.
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